martedì 8 giugno 2021

Agenzia Spaziale Italiano: Il Presidente dell'ASI provvede alla nomina del Direttore Generale con una call interna e fa un'infornata di nomine nell'agenzia e nelle società partecipate.

 


Questo sarebbe lo spaccato attuale dell'Agenzia Spaziale Italiana sulla base di una descrizione puntuale di quanto stia accadendo si trova su 'L'articolo di Alessandro Da Rold su "La Verità "di qualche giorno fa dal titolo"Targhe sbagliate e nomine di fedelissini: l'aerospazio attende il metodo Draghi".

Eccone un ampio stralcio (per gentile concessione dell'autore): "Ma c'è di più. Il metodo Draghi non ha convinto il presidente di Asi Giorgio Saccoccia, che negli ultimi mesi ha portato avanti una grossa infornata di nomine nell'ente come nelle partecipate dell'Agenzia spaziale italiana. Del resto già la nomina del direttore generale dell'agenzia, in aprile, era stato fatto con una call interna e senza una selezione su scala nazionale come per il Consiglio nazionale ricerche (Cnr). A destare più di un dubbio è stata anche la commissione che avrebbe dovuto decidere in merito, di certo non una rappresentazione di terzietà anche perché composta da fedelissimi proprio di Saccoccia. C'è chi sostiene non avessero le competenze adatte per questo tipo di selezione. Tra questi si segnala Maria Vittoria Salvetti, professoressa di fluidodinamica a Pisa, figlia del professore con cui si laureò il presidente di Asi. Quindi Ersilia Vaudo, un ruolo in Esa ma soprattutto non eletta alle elezioni politiche con +Europa e della quale non sono note né le competenze scientifiche nè quelle manageriali specifiche: in Esa si occupa soltanto dell'ufficio incaricato di assicurare il rispetto dell'equilibrio di genere.nfine come presidente era stato confermato il direttore generale Fabrizio Tosone. Accade così che per l'incarico di controllo strategico ed economico in Asi, Saccoccia abbia scelto con un blitz nominare Roberto Formaro, suo fedelissimo e con un curriculum (a quanto pare) non all'altezza. Così dopo l'intervento dell'ufficio legale non se n'è fatto più nulla e si è dovuto correre ai ripari presentando al consiglio di amministrazione in una riunione successiva nuovi curricula. 

Ma l'avvertimento non è bastato. A fine aprile erano previste «determinazioni inerenti la designazione degli organi sociali nelle società partecipate e-Geos, SpaceLab e Altec. Saccoccia, durante un pre consiglio, aveva già fornito i nomi prescelti senza aver prima indetto un bando pubblico, interno o esteso ad esterni. Tra questi, spicca per il ruolo di presidente di e Geos Fabrizia Buongiorno, ricercatrice dell'Ingv.

Come membro del consiglio di amministrazione della stessa società, il primo nome proposto è stato quello di Nicole Viola, altra fedelissima del presidente Asi ma con livello di validazione internazionale (il famoso Hindex su cui si confrontano gli scienziati) molto basso, H= 10 (Google Scholar)

A quanto pare ora il nome sarebbe stato ritirato e cambiato con Sabrina Corpino, anch'essa professore associato del Politecnico di Torino, sempre nello stesso gruppo impianti e sistemi aerospaziali, «H index 11» e competenza nulla nei temi di e-Geos come la professoressa Viola. Non solo. In e-Geos, società nata nel 2000 dall'Agenzia Spaziale Italiana insieme con Telespazio Spa, avrebbe dovuto arrivare in consiglio Andrea Taramelli, considerato un fedelissimo di Tabacci. Peccato che ci fosse un possibile «conflitto d'interesse» e ha dovuto rinunciare all'autocandidatura. E' professore l'università di Pavia e associato dell'Ispra l'Istituto di ricerca del ministero dell'Ambiente, nonché coordinatore nazionale del programma Copernicus, finanziato da Esa e Asi

Voci di corridoio nell'agenzia spaziale italiana raccontano che all'atto della scelta delle persone, due membri avessero già abbandonato la seduta. Gli altri due rimasti, invece, hanno declinato ogni assunzione di responsabilità demandandola al presidente. Quello che lascia tutti perplessi nell'ambiente è la domanda se Draghi, titolare per legge del coordinamento dello Spazio, o almeno il ministro Cristina Messa, visto che il suo ministero Mur è il vigilante dell'Asi, siano informati di quanto sta accadendo e abbiano condiviso queste modalità di gestione dell'agenzia."


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