mercoledì 19 dicembre 2018

Partecipazione italiana in ESA : uno dei punti critici è la carenza di posizioni apicali nell'agenzia spaziale europea.

Sempre nell'audizione alla Camera di cui abbiamo dato ampio riferimento in precedenza  il sottosegretario Giorgetti pone in evidenza, per quanto riguarda l'ESA quanto segue:
"l'Italia contribuisce  al budget di ESA: 470 milioni di euro, l'11,8 per cento. Per farvi un esempio, la Spagna dà il 5,2 per cento, l'Olanda il 2,3, la Francia il 24,2, il Regno Unito l'8,4".
 " Abbiamo dieci direttori in questo momento; abbiamo un direttore, che è l'italiano Ongaro, poi una serie di direttori, un belga, uno svizzero, un inglese, due tedeschi, un olandese, due francesi. Diciamo che la percentuale non quadra. Quello che voglio dire è che facciamo il tifo perché in questo momento il professor Benvenuti sta lottando. C'è un'unica posizione vacante, siamo in competizione con altri evidentemente; c'è il direttore delle telecomunicazioni vacante, può darsi che domani abbiamo la bella notizia che l'Italia riesce a portare a casa il secondo direttore. Credo che sia una cosa ampiamente condivisa, vediamo come va a finire.
  Anche l'altro aspetto è da tenere in considerazione: comunque, in tutte le posizioni, anche non direttamente di vertice, dobbiamo avere la possibilità di avere nostri elementi che possono in qualche modo farsi valere."
Appare dunque evidente dunque, a nostro avviso, come la situazione dell'ASI in ESA sia dunque molto critica e certamente molte sono le responsabilità del passato ,attribuibili in parte prevalente alla strategia italiana perseguita in ESA  negli ultimi anni.
Speriamo che con le nuove direttive governative la situazione migliori.!

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