lunedì 25 maggio 2020

L'epidemia da Coronavirus vista dallo spazio. Non poche incognite da chiarire.

"Esistono uno o più rapporti o studi dei servizi americani - o di un altro Paese che ha partecipato alla missione Expedition 61 - sull’andamento probabile del contagio da COVID-19 che non sono stati resi pubblici ma sono circolati fra le persone in posizione apicale, fra cui appunto il comandante della ISS? Se sì, ne è stato tenuto conto al momento in cui si sono impostate le prime strategie di gestione della pandemia? Francamente, pare ovvio che gli stessi servizi che avevano elaborato il primo rapporto siano, per così dire, rimasti sul pezzo, anche quando la Repubblica Popolare ha ammesso l’esistenza dell’epidemia e di averla messa sotto controllo."

Ed ancora:

"Verrebbe da chiedere al Governo italiano (la delega ai servizi è nelle mani del presidente del consiglio) se una volta informato - ci rifiutiamo di credere che il premier Conte a novembre ne sapesse meno del comandante della ISS - abbia preso misure cautelative, come sottoporre a visita medica i militari che avevano partecipato ai giochi di Wuhan il 18-27 ottobre (v.articolo), appunto il territorio da cui stava dilagando un’epidemia potenzialmente catastrofica. Se sì, con quali risultati? Se no, perché?"

Così scrive Dagospia sulle affermazioni  dell'astronauta Parmitano  che dice di sapere del coronavirus già da novembre.  in merito al fatto che già da Novembre sarebbero stati noti i contagi da coronavirus.

ISi tratta di un tema molto delicato posto in evidenza già alcuni giorni fa dalla trasmissione " Petrolio" e da noi ripresa.




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