giovedì 20 febbraio 2020

Il consiglio nazionale delle ricerche oggetto di un'interrogazione parlamentare per avere ospitato in una sua sede partenopea il comizio di un candidato elettorale

Senatori del Movimento cinque stelle   hanno presentato  al Ministro dell'Università e della Ricerca un atto ispettivo  in ordine al comizio tenuto da un candidato del PD  in una sede del CNR.


Ecco il testo
PRESUTTO, GRANATO, TRENTACOSTE, PAVANELLI, ANGRISANI, DONNO, LANNUTTI, GIANNUZZI, DI MICCO, PIRRO, RICCIARDI, DE LUCIA, MANTOVANI, ACCOTO, GARRUTI, GALLICCHIO, DELL'OLIO, SANTILLO, CORRADO, LANZI, LOREFICE, GAUDIANO, FERRARA, CASTALDI, PELLEGRINI Marco, FEDE - Al Ministro dell'università e della ricerca. - Premesso che, a quanto risulta agli interroganti:

il 23 febbraio 2020 si terranno a Napoli, nel collegio uninominale 7 della Regione Campania, le elezioni suppletive del Senato della Repubblica per eleggere un senatore in sostituzione di Franco Ortolani, deceduto nei mesi scorsi;

i candidati nel suddetto collegio sono cinque: Salvatore Guangi (centrodestra), Luigi Napolitano (M5S), Riccardo Guarino (Rinascimento partenopeo), Giuseppe Aragno (Potere al popolo) e Sandro Ruotolo (lista civica vicina al centrosinistra);

nei giorni scorsi è stato pubblicato sul quotidiano "Il Mattino" di Napoli un articolo che evidenziava, proprio attraverso la voce dei primi 4 candidati, come Sandro Ruotolo, già noto giornalista, abbia da un lato più volte declinato il confronto democratico con gli altri e abbia dall'altro ricevuto dai media un'attenzione e uno spazio maggiore rispetto agli antagonisti ("ilmattino", del 14 febbraio 2020);

il 13 febbraio scorso Ruotolo ha tenuto un vero e proprio comizio elettorale presso la sede istituzionale del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) di via Pietro Castellino a Napoli. Una mattinata intera per parlare con i numerosi ricercatori e studiosi e raccontare loro il suo programma elettorale, senza alcun confronto né contraddittorio;

considerato che, a parere degli interroganti:

quanto accaduto appare particolarmente grave, dal momento che il CNR, polo di eccellenza nazionale, è un ente pubblico e non dovrebbe né potrebbe fare campagna elettorale ad un solo candidato;

risulta inopportuno ed anche giuridicamente non corretto quanto verificatosi al CNR, dal momento che l'art. 9, comma 1, della legge 22 febbraio 2000, n. 28, recante "Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica" espressamente afferma: "Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l'efficace assolvimento delle proprie funzioni",

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;

quali iniziativa intenda assumere per porre rimedio alla vicenda che ha visto coinvolto un prestigioso ente pubblico, nel pieno di una campagna elettorale, agendo in contrasto con la normativa vigente.

(4-02940)-

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