mercoledì 12 giugno 2013

Per la Corte dei Conti "molti studi di fattibilità svolti dal CIRA non avrebbero avuto seguito per carenza di interesse" sopravvenuta da parte del settore industriale.


La relazione della Corte dei Conti sull'attività del CIRA, di cui abbiamo già dato notizia in un precedente articolo pone in evidenza e ciò appare un fatto molto serio e cioè  che la mancanza di risultanze documentali sulla funzione di monitoraggio della realizzazione del PRORA affidata alla detta apposita Commissione istituita dal MIUR, non consente di poter valutare la congruenza delle attività del CIRA, in termini qualitativi e quantitativi, alle finalità pubbliche affidategli quale soggetto dell'attuatore del programma stesso.
Ed ancora la domanda orientata verso il CIRA da parte dell'industria nazionale a supporto dei propri sviluppi tecnologici  ha originato molti studi di fattibilità per nuovi impianti nella maggior parte dei quali non si dà alcun seguito proprio per la carenza di interesse, a volte sopravvenuta del settore industriale. ciò che sembra confermare un persistente disallineamento tra politiche di sviluppo industriale e politiche di sviluppo della ricerca nei campi di interesse affidati al CIRA
Sono considerazioni quelle della Corte che parlano da sè e pertanto non avrebbero bisogno di alcun commento
Ad ogni modo  ci limitiamo a dire che appare preoccupante il fatto che molti studi di fattibilità non avrebbero avuto alcun seguito.
Vi è anche da domandarsi quale vigilanza eserciti il MIUR mediante la commissione di monitoraggio


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