Ormai da mesi sono costanti le preoccupazioni soprattutto degli Stati Uniti e dei Paesi alleati sullosviluppo e la
produzione di missili balistici da parte della Corea del Nord.
Con l’ascesa al potere del leader Kim Jong-un, il Paese ha
mostrato un interesse sempre maggiore al potenziamento di queste
capacità: dalla primavera del 2012 all’aprile 2016 sono stati almeno
cinque i test missilistici condotti da Pyongyang.
Questi eventi rappresentano una seria minaccia alla sicurezza e alla stabilità della
regione.
Le informazioni non sono complete. Quello che si sa è il Paese ha a disposizione circa 700 missili balistici di corta
gittata (SRBMs), capaci di colpire la Corea del Sud, un centinaio di
Musudan, missili balistici a raggio intermedio (IRBMs) e 200 Nodong,
missili balistici a medio raggio che minacciano la sicurezza del
Giappone. Inoltre Pyongyang ha sviluppato due missili balistici
intercontinentali (ICBMs), Teapodong-2, che hanno provocato una forte
reazione da parte dell’intera comunità internazionale.
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