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mercoledì 18 ottobre 2017

Google ci porta a passeggio tra i Pianeti.

Google Maps ci fa viaggiare non solo sulla Terra, ma ci fa scrutare anche i Pianeti.
Lo fa in collaborazione con la Nasa e l’Agenzia spaziale europea, e al lavoro dell’artista astronomico Björn Jónsson, che ha assemblato le fotografie in mappe planetarie, 
E' nato infatti  Planets e per accedervi basta entrare in Google Maps e cliccare sul comando “satellite”,
Zoomando nin si vede soltanto la Terra dallo spazio, ma anche  in basso a sinistra dello schermo. A questo punto ci si ritrova a guardare la Terra dallo spazio. Zoomando indietro, finché la Terra non si oscura, appare sulla sinistra un pannello con una lista di pianeti e satelliti. Leggiamo Venere, Plutone e molte delle lune di Saturno.

mercoledì 8 febbraio 2017

Google vende la divisione satellitare.

L'annuncio è di Google.
A poco più di due anni di distanza dall'acquisizione di Skybox Imaging, azienda specializzata nello sviluppo di tecnologie per fotografare il pianeta tramite l'utilizzo di piccoli satelliti, il team di Google ha annunciato la vendita del progetto a Planet Labs.
Google acquisì la tecnologia nel 2014 per una cifra pari a circa 500 milioni di dollari.
Subito dopo l'acquisizione  il gruppo è stato rinominato con il nome Terra Bella che sarenne stata venduta alla società di San Francisco Planet Labs.



venerdì 27 gennaio 2017

Google e X Prize vanno sulla Luna, senza la NASA.

L'annuncio è di Google.
Si va sulla Luna e molto presto e senza la NASA. Google e X Prize(una fondazione non profit con sede a St. Louis, nata per incentivare le innovazioni tecnologiche) hanno appena selezionato infattii i cinque finalisti del suo "concorso" Google lunar Xprize:   in palio 30 milioni di dollari per mandare sulla Luna un robot, fargli percorrere mezzo chilometro e ritrasmettere a terra un video in hd.
I cinque team di aziende spaziali private sono la Spaceil (Israele), la Moon Express (Usa), la Synergy Moon (internazionale), la Teamindus (India) e la Hakuto (Giappone), che hanno già sottoscritto un contratto di lancio.

Tutto entro la fine del 2017.



giovedì 12 gennaio 2017

Google si rivolgerà a terzi per le immagini satellitari.

.Google intende risparmiare rivolgendosi a terzi per le immagini satellitari.
Secondo indiscrezioni raccolte  infatti starebbe per vendere l'unità Terra Bella alla rivale Planet Lab, acquistata nel 2014 ed allora conosciuta come Skybox Imaging, specializzata nella raccolta di immagini satellitari - per mezzo miliardo di dollari.
 Terra Bella ha all'attivo una flotta di 7 satelliti relativamente piccoli - pesano ognuno un centinaio di chilogrammi - che scattano immagini della Terra servite anche  il servizio mappe di Google.

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mercoledì 6 luglio 2016

Si aggiornano grazie a Landat 8 Google maps e google Earth.

Un servizio di google di elevato interesse ed alla portata di tutti è quello  di Google maps e Google Earths.
La maggior parte delle immagini satellitari  sono state scattate, come è noto, da Landsat 7 che è una costellazione di satelliti per telerilevamento che osservano la Terra, gestiti congiuntamente dalla NASA e l'USGS.
 Il primo satellite Landsat, con una impressionante - a quel tempo - risoluzione di 80 metri e 4 bande spettrali, era stato inviato nello spazio nel 1972 rendendo possibile un enorme passo avanti nella scienza del telerilevamento.
Poi è sopraggiunto Landsat 7 e nel 2013 è stato lanciato in orbita Landsat 8.
Proprio in questa  settimana Google sta aggiornando le immagini e nella maggior parte dei luoghi il cambiamento può essere chiaramente visibile
. Il confronto tra Landsat 7 e 8 consente di vedere la differenza: le nuove immagini sono più dettagliate e nitide.




lunedì 30 maggio 2016

La Singularity University: cofondatori Nasa e Google.

Da poco ha sede a Roma e Milano la Singularity University che ha come co fondatori NASA e Google.
Fondata nel 2009 nella Silicon Valley, come centro aggregatore di innovazione, ha avviato proprio in Italia un programma di espansione, inaugurando in Italia inaugurando una serie di corsi destinati a ricercatori, studiosi, top manager utilizzando le tecnologie più avanzate. La selezione per entrare è durissima. Il programma più importante e richiesto è il «Graduate Studies»: un corso di 10 settimane che ogni estate accoglie 40 studenti e dedica loro un corso di apprendimento con premi Nobel, astronauti, grandi imprenditori, inventori. Il costo è di circa 29 mila dollari (ma ci sono delle borse di studio). 
 Sono molteplici gli ambiti di intervento della Singularity. Potremmo suddividerli in almeno in dieci macro-aree. 
Dalle previsioni agli studi sul futuro alle reti e ai sistemi di calcolo. Dalla biotecnologia e la bioinformatica alla nano-tecnologia. Dalla medicina generale alle neuroscienze. Dall’intelligenza artificiale alla robotica e al calcolo cognitivo. Dall energia alla politica, la finanza e l’imprenditorialità.









venerdì 4 dicembre 2015

L'impegno di Google nelle tecnologie satellitari.

Google Maps e la Fao hanno concordato di rafforzare la loro collaborazione per rendere il monitoraggio geo-spaziale e i prodotti di mappatura più accessibili; offrendo in questo modo
E' stato  recentemente firmato un  nuovo accordo di collaborazione triennale tra Google Maps e Fao che  mira a rafforzare l’innovazione e l’expertise e a consentire in modo sostanziale l’accessibilità a strumenti digitali facili da utilizzare.
In tal modo sarà consentito un aiuto ad alta tecnologia ai Paesi che stanno affrontando i cambiamenti climatici e agli esperti che, grazie ad esso, potranno disporre di strumenti molto migliori per sviluppare politiche per la gestione delle risorse fondiarie e forestali 









domenica 11 ottobre 2015

Google va sulla Luna.

E' prevista per la  fine dell'anno prossimo il progetto Google X Prize che ha l’obiettivo di far atterrare una sonda sulla superficie lunare senza il contributo umano a bordo,
. Vari team di ricercatori e scienziati (al momento 16) hanno partecipato negli anni al progetto, nel tentativo di partecipare al primo atterraggio lunare completamente finanziato da privati; (anche l'Italia?)
Sembra tuttavia abbastanza certo che se ne interessi il team israeliano SpaceIL che utilizzerebbe un razzo Space X Falcon 9.







mercoledì 18 marzo 2015

Google ricorre al Vega per i suoi satelliti.

In questi giorni vi è stata a Washington la firma  del contratto tra Arianespace e la società Skybox acquisita da Google nel giugno 2014 per migliorare l'accuratezza di Google maps
I primi lanci dei satelliti Skybox con Vega sono previsti a partire dal 2016 dalla base di lancio europea di Kourou.
Grande è la soddisfazione del Presidente di Arianespace che ha posto in evidenza come Vega abbia ormai al suo attivo quattro lanci impeccabili, sia commerciali che per conto di agenzie governative. Questo nuovo contratto con Skybox segna il nostro primo cliente statunitense per Vega e aggiunge al programma nove satelliti da lanciare nei prossimi tre anni.









martedì 20 gennaio 2015

Un miliardo di dollari di Google per la rete satellitare internet.

Secondo voci sempre più insistenti Google sarebbe pronta a investire almeno un miliardo di dollari, inizialmente, in Space X, il progetto del patron di Tesla Elon Musk per connettere il globo sfruttando i satelliti. 
La cifra definitiva non è stata rivelata ma si dice che porterà il valore di SpaceX alla mirabolante cifra di 10 miliardi di dollari, segno che il progetto visionario di Musk sta diventando sempre più un affare da non sottovalutare.
Con questo colossale progetto satellitare saranno eliminate  tutte le limitazioni di natura politica e ambientale legate alla posa di cavi sottomarini e terrestri spostando il traffico internet su una flotta di quattromila satelliti che sorvoleranno il globo a bassa quota, a 1200 chilometri.




































Google investe un miliardo in Space X

Mountain View vuole finanziare il progetto di Elon Musk, patron di Tesla, per connettere alla Rete tutto il pianeta attraverso l’uso di una flotta di 4 mila satelliti a bassa quota

di Alessio Lana




shadow
Ci sono 4,3 miliardi di umani che aspettano di essere connessi e un consesso di colossi crede che la soluzione sia nei satelliti. Dopotutto l'azienda spaziale ha già portato a termine diverse missioni di rifornimento sulla Stazione Spaziale Internazionale e a fronte di qualche errore come navicelle perse in mare e razzi esplosi alla partenza ha buone possibilità di rivoluzionare il settore con la sua idea di abbattere i costi operativi sfruttando velivoli dismessi.
Tanti nuovi clienti
A livello di connettività, SpaceX punta a evitare tutte le limitazioni di natura politica e ambientale legate alla posa di cavi sottomarini e terrestri spostando il traffico internet su una flotta di quattromila satelliti che sorvoleranno il globo a bassa quota, a 1200 chilometri. Così diminuiscono le spese di mantenimento e i tempi di latenza saranno simili a quelli sperimentati con la fibra ottica. A quanto affermato da Musk la realizzazione della rete non è lontana: il progetto potrà essere completato nel giro di cinque anni e l'idea, per quanto avveniristica, non è peregrina. Altri colossi stanno pensando a soluzioni aeree per servire le parti più disagiate del pianeta: Facebook ha scelto di sfruttare i droni per raggiungere lo stesso obiettivo, Google punta ai palloni aerostatici, OneWeb, finanziata da Qualcomm e Virgin, parla sempre di satelliti ma più economici rispetto a quelli di SpaceX. L'obiettivo di tanti sforzi non è ovviamente (solo) umanitario: gran parte del pianeta pullula di potenziali clienti che hanno fame di connettività e sono pronti ad aderire a nuovi servizi.

lunedì 8 dicembre 2014

CNES e Google vanno nel pallone!


E' stato sancito già da qualche mese un accordo tra il CNES francese e Google.
L'interesse di ambedue i soggetti sul progetto Loon che utilizza  un pallone stratoferico di 15 metri di diametro. dedicato all'accesso di internet in aree  arretrate del pianeta.
Anche l'Italia mediante l'ASI ha portato avanti progetti scientifici che utilizzano i palloni stratosferici,
Tutti ricordano la base di lancio di Trapani Milo chiusa inopinatamente nella trascorsa gestione delll'ASI per ragioni non ancora del tutto evidenti.( più articoli abbiamo dedicato sull'argomento).










 

 

lunedì 10 novembre 2014

Gli investimenti di Google nello spazio.

Ormai Google si interessa di tutto e bene con rilevanti investimenti finanziari.
Si apprende dai media americani che avrebbe affittato con un contratto di 60 anni un campo d'aviazione della NASA vicino al quartier generale della Silicoin Valley.
Per farvi che?
L'accordo prevede che Mountain View investa 200 milioni di dollari nell'impianto, che sarà usato nella "ricerca, nello sviluppo e nell'assemblaggio e nei test per l'esplorazione spaziale, nell'aviazione, nella robotica e in altre tecnologie emergenti",  secondo quanto afferma la Nasa.









 

lunedì 8 settembre 2014

Nuove frontiere di intelligenza artificiale: Google e NASA insieme



Google comunica di aver avviato una partnership tra il suo team di "Quantum Artificial Intelligence" (QAI) e un gruppo di ricercatori della UC Santa Barbara capitanato John Martinis, con l'obiettivo dichiarato di "progettare e realizzare nuovi processori" quantistici basati sull'uso di semiconduttori.
La nuova partnership si concretizzerà all’interno del Quantum Artificial Intelligence Lab, un gruppo fondato dalla stessa Google in collaborazione con il NASA Ames Research Center e USRA (Universities Space Research Association). 
I nuovi ambiti di applicazione riguarderebbero quindi l’intelligenza artificiale, con macchine e robot che potrebbero diventare in grado di agire in completa autonomia, proprio sfruttando il cervello quantico cotruito dai Lab.
Del resto l’obiettivo è proprio questo: portare le macchine ad un livello di conoscenza pari a quello dell’uosmo, con processi intellettivi che seguano strade umane invece dei freddi calcoli binari.





 

domenica 31 agosto 2014

E' tempo di droni. Ci pensa anche Google X

 
Qualche tempo fa parlammo di dronomania perchè anche in Italia non vi è convegno in cui non si parli di droni.
Ma questa volta sembra una cosa seria.
Ci riferiamo al programma di google denominato  Project Wing, un servizio di consegne a domicilio basato sull'uso di droni altamente sofisticati.
L'obiettivo, naturalmente, è accelerare la spedizione di beni e prodotti, anche se per concretizzarlo occorreranno ancora degli anni.
Si tratta di un dispositivo ibrido, dotato sia di ali che di rotori da elicotteri e quindi in grado di alzarsi in volo anche in verticale, qualora fosse necessario; il design attuale non è a ogni modo quello finale, mentre dovrebbe far parte del pacchetto finale il sistema di sgancio guidato, la struttura di ricerca situata  fino a terra dei pacchi il cui funzionamento viene dimostrato nel video promozionale diffuso da Google.
Non è il solo progetto cui stia lavorando il laboratorio di frontiera di Google X la struttura di frontiera situata  a Mountain View in California.
Tra i vari progetti troviamo quella della realizzazione di un'automobile che viaggia senza conducente, gli occhiali google glass che permettono  di accedere a diverse funzioni utili,
E non solo: anche palloni stratosferici che permetteranno alle aree più selvagge di dotarsi di un accesso ad Internet ad alta velocità ed ascensori spaziali.









 

mercoledì 11 giugno 2014

Google alla conquista dello spazio


Il gigante Google , secondo indiscrezioni di Wall Street Journal avrebbe intenzione di estendere l’accessibilità del web anche a quelle zone remote del globo che ancora oggi non sono coperte.
Sarebbero lanciati in orbita 180 satelliti di un peso medio di 100Kg e di piccole dimensioni.
Graviterebbero  al di sotto di quelli esistenti  così da migliorare le prestazioni di ping ( velocità di connessione ad internet)
Si interessa del progetto per conto di Google è Greg Wyler, fondatore di O3b Network (Other 3 Billions), start-up che opera per la copertura globale della rete.
Inoltre, l’impresa a stelle e strisce ha già cominciato ad investire in risorse umane, assumendo numerosi ingegneri della Space systems/Loral LLC, società che costruisce e disegna satelliti e astronavi spaziali per i governi di tutto il mondo.







 

domenica 23 febbraio 2014

Google partecipa alla lotta alla deforestazione




 
 
 
Una terribile piaga per l'umanità è la deforestazione che distrugge i polmoni della Terra soprattutto quelli dell'Amazzonia.
Ebbene il Global Forest Watch grazie alla tecnologia messa a disposizione da Google Maps e Google Earth rende accessibile a tutti la lotta alla deforestazione.
Le immagini catturate da alcuni satelliti orbitanti intorno alla Terra consentono di individuare con alta precisione le zone in cui si verifichi una scomparsa anomala ed improvvisa della vegetazione.
L'incidenza è assai elevata: basti pensare che dal 2000 al 2012 sarebbero spariti 500 milioni di acri di foreste l'equivalente di un campo di calcio al minuto.







 
 

 
 
 

 

giovedì 13 febbraio 2014

Google e la robotica

Non può passare inosservata la notizia che il colosso Google affitti l'Hangar One della NASA dove saranno allocate le attività di ricerca nella robotica.
L'hangar, situato nell'ex base navale di Moffet field a pochi chilometri dal quartier generale di google a Mountain View, ha una superficie di 3,2 ettari e sarebbe stato raso al suolo dalla NASA.
Google attraverso la sussidiaria Planetary ventures sarebbe intenzionata ad affittarlo, ospitandovi proprie attività di ricerca, costruendovi un museo ed un campo da golf.






 



 

martedì 17 dicembre 2013

Google entra nel settore della robotica.



E' indubbiamente l'era dei robots.
Per rendersene conto basta osservare l'evoluzione delle esplorazioni spaziali in cui sempre più frequente diventano le applicazioni robotiche.
Non è un caso che Google acquisisca la Boston Dynamics, azienda leader in questo settore e specializzata proprio nell'ideazione e costruzione di robot tra i più avanzati al mondo.
La Boston Dynamics tra l'altro  è uno dei partner più stretti  della DARPA, l'agenzia che sviluppa le tecnologie militari per il Governo Americano.




domenica 15 settembre 2013

Non più sconti di carburante ai voli aerei di Google sponsorizzati dalla NASA.


Riprendiamo dai media che il Pentagono avrebbe annullato gli sconti sul carburante per gli aerei dei fondatori di google.
L'accordo durava da anni ed era sponsorizzato dalla NASA sempre che i voli degli aerei fossero dedicati solamente a viaggi scientifici.
La flotta degli aerei di Google si trova a Moffett Airfield una ex base militare ora gestita dalla NASA che dal 2007 concedeva sconti sul carburante per tutti i viaggi di Google dedicati a scopi  pertinenti con le attività della NASA.
Ciò non sarebbe avvenuto  in quanto Google avrebbe utilizzato  in molteplici occasioni i voli per ragioni di tutt'altra natura da quelle scientifiche.
La notizia diffusa recentemente negli USA avrebbe fatto molto rumore, in considerazione anche dei soggetti coinvolti nella vicenda, da un lato il colosso informatico e dall'altro la NASA stessa.