Ecco il testo di una recentissima interrogazione parlamentare sui potenziali effetti di inquinamento atmosferico dovuti alla rete satellitare Starlink.
CUNIAL. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che: il 15 agosto 2020, su notiziescientifiche.it, è apparso un articolo su come Starlink, rete di satelliti di SpaceX, il cui Ceo è Elon Musk, abbia effettuato i primi test di velocità, dopo aver investito 10 miliardi di dollari, dei suoi 600 satelliti, su 12.000 previsti. La velocità risulta essere variabile tra 11 Mbps e 60 Mbps;
il 12 gennaio 2021, su hdblog.it, viene pubblicato che Elon Musk vuole portare il progetto Starlink in tutto il continente europeo. Ofcom, nel Regno Unito, ha dato l'«ok» a Starlink, aprendo le porte al lancio nel Regno Unito del servizio a banda larga satellitare, con una velocità di download di circa 85 Mbps;
il 21 gennaio 2021, l'Ansa ha dato la notizia del superamento della quota di 1.000 satelliti lanciati in orbita da SpaceX;
anche Amazon ha chiesto alla Fcc il permesso di lanciare migliaia di satelliti per l'orbita terrestre bassa, nell'ambito del progetto Kuiper investendo 10 miliardi di dollari per realizzare una costellazione di 3.236 satelliti. La costellazione fornirà «servizi a banda larga affidabili ed economici» alle comunità che non hanno accesso a internet;
il 25 agosto 2020, Bill Gates ha condotto una raccolta fondi da 85 milioni di dollari a favore della società che produce satelliti: Kymeta, la quale ha accordi riservati con il Dipartimento della difesa. Il direttore strategico di Kymeta Bill Marks ha affermato che la società spera di essere ben posizionata per fornire l'infrastruttura per la connettività alle aziende che sviluppano programmi satellitari in orbita terrestre bassa, tra cui Amazon, SpaceX;
il 17 dicembre 2020, hdblog.it da la notizia che Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno, sarà a capo di un progetto per la costituzione di una costellazione europea di 600 satelliti, per rafforzare la connettività dei cittadini europei e per dare all'Europa l'accesso al livello di sicurezza offerto dalla crittografia quantistica spaziale. Tra i partecipanti al progetto figurano Airbus, l'italo-francese Thales Alenia Space, la tedesca OHB SE, gli operatori satellitari Eutelsat Communications SA e SES SA e le aziende aerospaziali Telespazio e Arianespace. Il costo di tale progetto ammonterebbe a circa 6 miliardi di euro;
tra il 2019 e 2020 i comuni di Roma, L'Aquila e Torino hanno siglato il Memorandum of Intent con l'Agenzia spaziale europea «con l'obiettivo di promuovere processi innovativi basati su applicazioni spaziali, sfruttando la tecnologia 5G»;
è notizia che nel Recovery Fund, il Ministero della difesa, prevede la tecnologia 5G in orbita con una costellazione modulare di 36 satelliti;
il 18 novembre 2020, Luigi Gubitosi, Ceo di Telecom Italia, durante l'assemblea annuale dell'Anci, ha annunciato che Tim ha siglato un accordo con Eutelsat, da 150 milioni di euro, per portare la connettività nelle zone più remote del Paese attraverso la tecnologia satellitare da gennaio 2021;
il servizio europeo a banda larga di Eutelsat offre, tramite il satellite Eutelsat Konnect, internet a velocità fino a 100 Mbps in download e 3 Mbps in upload –:
quali iniziative i Ministri interrogati abbiano in atto per il monitoraggio dell'inquinamento elettromagnetico derivante da una costellazione di satelliti messi in orbita e che illuminano il territorio italiano, per proteggere fasce della popolazione sensibile all'inquinamento elettromagnetico connesso al wireless dallo spazio;
se l'industria abbia svolto ricerca sugli effetti per l'ambiente, la salute delle persone e gli animali;
quanti satelliti complessivamente saranno lanciati dall'Italia, quale sia la tempistica di lancio, quali siano le loro caratteristiche tecniche e il fascio di onde propagate e quali saranno le prime zone di copertura.
(4-08166)
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