Sono in
crescita le segnalazioni whistleblowing inviate all’Anac, ossia le ‘soffiate’
dei dipendenti relative a possibili irregolarità, illeciti o condotte
corruttive
Dai 16
protocolli aperti nel 2014 che generarono l’apertura di 3 fascicoli, si è passati
a 200 protocolli nel 2015 con 125 fascicoli; 252 protocolli nel 2016 con 174
fascicoli e 893 protocolli nel 2016 e 364 fascicoli. A febbraio e marzo 2018
sono pervenute 113 segnalazioni su piattaforma informatica, che garantisce il
trasferimento di dati in maniera riservata.
Per quanto
riguarda la provenienza, da Regioni ed enti locali arriva il 39,33% delle
segnalazioni; da università, scuole ed istituti di formazione il 21,35%; da
aziende sanitarie ed ospedaliere il 13,48%; da società pubbliche il 10,11%; da
altre amministrazioni ed enti pubblici il 7,87%. Per quanto riguarda
invece il tipo di irregolarità segnalata, il 20,54% è relativo all’adozione di
misure discriminatorie da parte dell’amministrazione o dell’ente; il 16,96%
incarichi e nomine illegittime; il 15,18% corruzione e cattiva amministrazione,
abuso di potere; ancora il 15,18% appalti illegittimi; il 9,82% concorsi
illegittimi; l’8,04% conflitto di interessi; il 6,25% cattiva gestione delle
risorse pubbliche e danno erariale; il 5,36% mancata attuazione della
disciplina anticorruzione; il 2,68% assenza di procedure per l’inoltro e la
gestione delle segnalazioni o adozione di procedure non conformi.Questo è il
quadro complessivo delle segnalazioni ed a taleproposito si ricorda che il tutto
ha avuto origine con l'interrogazione parlamentare presentata nel 2014 da parte
dell'onorevole Francesca Businarolo sul caso del whistleblower dell'Agenzia
Spaziale Italiana minacciato dal Presidente ASI dell'epoca, come è riportato nell'interrogazione stessa. Ora è in
vigore finalmente una legge la cui importanza è stata richiamata dal Premier
Conte nelle sue dichiarazioni programmatiche.
E in ASI vi
sono ancora segnalazioni su violazioni di legge?
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