Si riporta qui di seguito il testo dell'atto parlamentare in cui si chiede la revoca della nomina a Presidente dell'ASI del Prof. Battiston.
RUOCCO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della difesa, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
in data 9 maggio 2018 si è appreso che il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca pro tempore con proprio decreto ha riconfermato Battiston alla presidenza dell'Agenzia spaziale italiana per il quadriennio 2018-2022;
il precedente mandato di Battiston sarebbe terminato il 15 maggio 2018; alla scadenza si sarebbe attivato il regime di prorogatio di 45 giorni, entro cui si sarebbe potuto procedere alla nomina del presidente dell'Agenzia spaziale italiana; quindi non sussistevano, secondo l'interrogante, motivi di urgenza e di indifferibilità; si rappresenta che il Ministro pro tempore Fedeli ha assunto la responsabilità politica di nominare il presidente dell'Agenzia spaziale italiana pur essendo espressione di una maggioranza parlamentare che non c'è più, compiendo un atto politico e istituzionale a giudizio dell'interrogante irrispettoso del nuovo Parlamento, aggravato dall'assenza di qualsiasi presupposto di indifferibilità e urgenza; inoltre va considerato quanto previsto dalla legge n. 7 del 2018, «Misure per il coordinamento della politica spaziale e aerospaziale e disposizioni concernenti l'organizzazione e il funzionamento dell'ASI»:
il presidente di ASI è stato nominato, a quanto consta all'interrogante, in assenza del parere, previsto dalla legge, del Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale istituito dalla medesima norma;
l'attribuzione al Presidente del Consiglio dei ministri dell'alta direzione, della responsabilità politica generale e del coordinamento delle politiche spaziali aerospaziali e la partecipazione, prevista dalla norma, del presidente dell'Agenzia spaziale italiana al suddetto Comitato, presuppongono un rapporto di fiducia, di sintonia politica e di coerenza programmatica tra il Governo e il presidente dell'Agenzia spaziale italiana. Elementi che quello che l'interrogante giudica un «colpo di mano» del Ministro non può assicurare. Tanto più che l'Agenzia spaziale italiana gestisce molti programmi che coinvolgono delicati equilibri geo-politici, come il programma duale (civile/militare) Cosmo-SkyMed. In considerazione di tali aspetti è evidente come la nomina del presidente dell'Agenzia spaziale italiana sia non tanto un semplice adempimento di ordinaria amministrazione, ma un atto della massima valenza politica e strategica per il Paese –:
se il Governo non intenda valutare la sussistenza dei presupposti per la revoca della nomina del professor Roberto Battiston a presidente dell'Agenzia spaziale italiana, così riportando la vicenda in un ambito di correttezza politico-istituzionale.
(4-00390)
RUOCCO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della difesa, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
in data 9 maggio 2018 si è appreso che il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca pro tempore con proprio decreto ha riconfermato Battiston alla presidenza dell'Agenzia spaziale italiana per il quadriennio 2018-2022;
il precedente mandato di Battiston sarebbe terminato il 15 maggio 2018; alla scadenza si sarebbe attivato il regime di prorogatio di 45 giorni, entro cui si sarebbe potuto procedere alla nomina del presidente dell'Agenzia spaziale italiana; quindi non sussistevano, secondo l'interrogante, motivi di urgenza e di indifferibilità; si rappresenta che il Ministro pro tempore Fedeli ha assunto la responsabilità politica di nominare il presidente dell'Agenzia spaziale italiana pur essendo espressione di una maggioranza parlamentare che non c'è più, compiendo un atto politico e istituzionale a giudizio dell'interrogante irrispettoso del nuovo Parlamento, aggravato dall'assenza di qualsiasi presupposto di indifferibilità e urgenza; inoltre va considerato quanto previsto dalla legge n. 7 del 2018, «Misure per il coordinamento della politica spaziale e aerospaziale e disposizioni concernenti l'organizzazione e il funzionamento dell'ASI»:
il presidente di ASI è stato nominato, a quanto consta all'interrogante, in assenza del parere, previsto dalla legge, del Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale istituito dalla medesima norma;
l'attribuzione al Presidente del Consiglio dei ministri dell'alta direzione, della responsabilità politica generale e del coordinamento delle politiche spaziali aerospaziali e la partecipazione, prevista dalla norma, del presidente dell'Agenzia spaziale italiana al suddetto Comitato, presuppongono un rapporto di fiducia, di sintonia politica e di coerenza programmatica tra il Governo e il presidente dell'Agenzia spaziale italiana. Elementi che quello che l'interrogante giudica un «colpo di mano» del Ministro non può assicurare. Tanto più che l'Agenzia spaziale italiana gestisce molti programmi che coinvolgono delicati equilibri geo-politici, come il programma duale (civile/militare) Cosmo-SkyMed. In considerazione di tali aspetti è evidente come la nomina del presidente dell'Agenzia spaziale italiana sia non tanto un semplice adempimento di ordinaria amministrazione, ma un atto della massima valenza politica e strategica per il Paese –:
se il Governo non intenda valutare la sussistenza dei presupposti per la revoca della nomina del professor Roberto Battiston a presidente dell'Agenzia spaziale italiana, così riportando la vicenda in un ambito di correttezza politico-istituzionale.
(4-00390)
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