"Mi domando come sia stato possibile, qualche tempo fa, che un oscuro estensore di norme abbia preteso di redigere una norma che prevedeva l’immediata soppressione di 12 istituti di ricerca. Il lavoro di questo signore è finito nel cestino, ma è una spia di cosa può significare la peggiore mentalità burocratica quando è chiamata a collaborare a scelte di governo che devono essere libere da queste incrostazioni."
Queste affermazioni sono del Capo dello stato che è intervenuto agli Stati generali della Cultura organizzati dal Sole 24 ore.
Frasi pesanti che si presume che possano essere rivolte al Ministero della pubblica istruzione, Università e Ricerca, dove da un anno è alla guida una personalità nota per essere un tecnico esperto di università e ricerca.
Sono frasi durissime e certamente chi è chiamato in causa non dovrebbe restare indifferente.
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