giovedì 1 novembre 2012

Inerzia è la parola d'ordine nelle attività spaziali nazionali


Ogni giorno non si fa che leggere notizie sull'ASI.
Ricorrenti battages pubblicitari a piè sospinto per ogni evento o workshop a cui partecipi l'ASI, sono sovente accompagnati da critiche quotidiane all'operato dell'Ente, atti ispettivi parlamentari che ne stigmatizzano il comportamento, censure da parte di organi di controllo per assunzioni  ed affidamenti di consulenze molto opinabili.
Abbiamo posto in evidenza questo stato di cose già da molto tempo ed una prova è ne è una prova l'articolo del gennaio 2012.
Quindi la polemica sull'ASI è sempre alta ed in questi ultimi giorni  non è stato di meno nelle critiche lo stesso personale dell'ASI che invero ha taciuto per molti mesi. Ed ancora un consiglio d'amministrazione che lavora non sempre con il plenum dei suoi componenti.
Eppure nulla si muove: saranno le alleanze, il sostegno inusitato di alte autorità,il ruolo della Finmeccanica, l'imminenza della conferenza dell'ESA dove ci prepariamo a partecipare probabilmente con un inferiore tasso di credibilità  a contribuire nel rallentare tutto? Non è dato sapere
Il grande assente è tuttavia il Ministro Vigilante che sembra ignorare ogni cosa  e che non si pronuncia nè in una direzione nè in un'altra.
Vi è insomma uno stato di inerzia infranto tuttavia dalla proposta di riordino degli organismi di ricerca, ormai abortita, in cui l'ASI sarebbe stata soppressa,
Probabilmente questo è un segnale indiretto del giudizio del Ministro sull'Ente spaziale nazionale, ma è troppo poco.
Andando avanti di questo passo le cose certo non miglioreranno.










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