In un precedente articolo abbiamo posto in evidenza che La Corte dei Conti ha inoltrato al Parlamento la relazione sulle attività del CIRA nel 2016.
La relazione, rinvenibile sul sito della Corte dei Conti, è molto pesante e pone in evidenza elevate criticità del CIRA in termini gestionali e giuridici ed a nostro parere implica rilevanti responsabilità per il CIRA e per ASI pricipale azionista del Cento di ricerca di Capia..
Per quanto riguarda gli aspetti specifici del consiglio d'amministrazione i magistrati contabili osservano tra l'altro quanto segue:
"tra i consiglieri da ultimo nominati su designazione della sola Agenzia Spaziale Italiana vi è anche un imprenditore del settore aerospaziale, nell’ambito del quale partecipa a diverse società tra le quali, in qualità di socio fondatore, a una società che, a seguito di un accordo di commercializzazione concluso con una società partecipata dal socio pubblico di maggioranza relativa ASI, ha acquisito il 25 per cento di altra società fondata dal neonominato consigliere di amministrazione, che risulta pertanto anch’essa partecipata indirettamente dall’ASI.
Al riguardo, ferma la necessità di un attento presidio circa l’applicazione della disciplina in
materia di interessi degli amministratori, è d’uopo evidenziare che, in tale sua nuovacomposizione, nel Consiglio di amministrazione non risulta più presente, a differenza dalle
precedenti consiliature, alcun componente proveniente da istituzioni accademiche o di ricerca,
nonostante che la ricerca aerospaziale costituisca la vocazione istituzionale normativamente
assegnata al CIRA e la sostanza del Pro.R.A. che il CIRA è chiamato ad attuare. Per contro,
l’assenza di componenti provenienti da istituzioni accademiche o di ricerca si è tradotta in un
corrispondente raddoppio del peso, nella nuova composizione del consiglio di
amministrazione, dei componenti di provenienza imprenditoriale, posto che al consigliere
designato dai soci imprenditori privati, naturale espressione del complessivo settore
imprenditoriale aerospaziale normativamente prevista, si è aggiunto il consigliere designato
dal socio pubblico Agenzia Spaziale Italiana, che svolge direttamente attività imprenditoriale
nel settore aerospaziale attraverso proprie aziende."
Al riguardo, ferma la necessità di un attento presidio circa l’applicazione della disciplina in
materia di interessi degli amministratori, è d’uopo evidenziare che, in tale sua nuovacomposizione, nel Consiglio di amministrazione non risulta più presente, a differenza dalle
precedenti consiliature, alcun componente proveniente da istituzioni accademiche o di ricerca,
nonostante che la ricerca aerospaziale costituisca la vocazione istituzionale normativamente
assegnata al CIRA e la sostanza del Pro.R.A. che il CIRA è chiamato ad attuare. Per contro,
l’assenza di componenti provenienti da istituzioni accademiche o di ricerca si è tradotta in un
corrispondente raddoppio del peso, nella nuova composizione del consiglio di
amministrazione, dei componenti di provenienza imprenditoriale, posto che al consigliere
designato dai soci imprenditori privati, naturale espressione del complessivo settore
imprenditoriale aerospaziale normativamente prevista, si è aggiunto il consigliere designato
dal socio pubblico Agenzia Spaziale Italiana, che svolge direttamente attività imprenditoriale
nel settore aerospaziale attraverso proprie aziende."
Per la cronaca il consigliere in questione potrebbe essere lo stesso che poi è stato designato dal Ministro per lo sviluppo economico per il nuovo consiglio d'amministrazione dell'ASI.
La questione, che da noi è stata pienamente trattata anche in precedenti articoli, è ancora non risolta, in quanto si è in attesa delle decisioni politiche che saranno prese sul futuro dell'ASI dal comitato interministeriale per lo spazio di Palazzo Chigi.
Intanto una notizia positiva per il CIRA a cui il 10 ottobre scorso ha fatto visita il Consigliere militare di Palazzo Chigi, nonchè segretario del Comitato interministeriale per lo Spazio ( vedi sito ASI)
"Il consigliere ha apprezzato l’elevato valore scientifico e tecnologico degli impianti e delle attività di ricerca svolte al CIRA e ha assicurato il coinvolgimento del Centro nella Struttura di coordinamento del Comitato interministeriale per lo spazio e l’aerospazio"
Intanto una notizia positiva per il CIRA a cui il 10 ottobre scorso ha fatto visita il Consigliere militare di Palazzo Chigi, nonchè segretario del Comitato interministeriale per lo Spazio ( vedi sito ASI)
"Il consigliere ha apprezzato l’elevato valore scientifico e tecnologico degli impianti e delle attività di ricerca svolte al CIRA e ha assicurato il coinvolgimento del Centro nella Struttura di coordinamento del Comitato interministeriale per lo spazio e l’aerospazio"
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