Anche sullo spending review per gli Enti di ricerca vi è un day after in cui accanto a proteste più o meno indignate da parte degli Enti maggiormente compressi (INFN) compaiono proposte e dichiarazioni costruttive.
Se da un lato vi sono comprensibili lettere come quelle del Presidente dell'INFN, dall'altro giungono dichiarazioni ufficiali del Ministro Profumo da Bruxelles che nel lanciare un invito ai centri di ricerca dice " da parte mia c'è il massimo impegno a recuperare una parte delle risorse che in questo momento sono state deviate su altre attività, ma dobbiamo rivedere i nostri modelli di gestione della ricerca del Paese.
Nell'UE l'Italia perde 500 milioni l'anno, differenziate da quanto investiamo (14,4%) e quanto riporteremo a casa(8,5%) Perdita che diventerà di 800-900 milioni con Horizon 2020.
Queste autorevoli dichiarazioni dovrebbero preludere ad una coraggiosa riorganizzazione del sistema ricerca, che , come sostiene il Ministro, presenta consistenti lacune.
Quindi basta con i piagnistei per la riduzione dei finanziamenti; è ora di rimboccarsi le maniche per procedere a razionalizzazioni nelle quali si rucano poltrone poltroncine.
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