Il 17 febbraio 2012, a Bengasi, Finmeccanica presentò a una delegazione del governo libico un piano per controllare le frontiere
terrestri e marittime.
Come spiega Tricarico, avevano previsto
rilevazioni dallo spazio affidate alla costellazione di satelliti
italiani Cosmo-SkyMed. “Con quattro o cinque rivoluzioni giornaliere – spiega a Repubblica
– i satelliti erano in grado, attraverso un’applicazione che si chiama
change detection, di rilevare le tracce di un solo cammello, meglio
delle immagini fotografiche. In altre parole, era possibile rilevare
ogni movimento nei tratti desertici inquadrati. Il piano era modulare,
se implementato per intero avrebbe permesso di ‘blindare’ le frontiere
libiche”. Il piano potrebbe essere attuato anche oggi, ma quello che è venuto a mancare è il coordinamento tra i Paesi dell’Unione europea.-
Quanto soprea è contenuto in un'intervista rilasciata alla stampa nazionale dal generale Tricarico.
Sono autorevoli dichiarazioni che confermano quanto da tempo si afferma modestamente sul nostro blog.
Insomma da tempo abbiamo una costellazione satrellite tuttofare ed il Governo non lautilizza.
Se è cosi: alla mancanza di coordinamento si aggiunge un autentico spreco di denari, tenendo conto di quanto sia costato Cosmo-Sjymed.
Nessun commento:
Posta un commento