Resta tutto immutato almeno formalmente in ESA dopo il voto britannico sulla Brexit.
La questione spaziale rimane comunque incerta, se non in altro per gli impatti sul  programma Galileo. dell'Unione Europea.
Infatti, secondo quanto riportato anche dal Financial Times, vi sarebbe grande preoccupazione all'interno 
dell'industria spaziale britannica, 
Esponenti finanziari britannici  avrebbero  scritto al ministro della scienza del Regno Unito mettendo in guardia 
sul temuto blocco di forniture nel programma Galileo dell'Unione 
Europea. 
Oltre alle offerte esistenti per un importo di 3 miliardi di 
euro, per completare la costellazione dei satelliti, l'industria 
britannica stima che il mercato potenziale per le applicazioni dei 
servizi legati a Galileo potrebbero ammontare a 6 miliardi di euro entro
 il 2025.
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