Ormai è certo!
L'esclusione della candidata italiana Simonetta Di Pippo peraltro fortemente osteggiata anche dal fuoco amico connazionale spianerebbe ( cautamente usiamo il condizionale) la strada al candidato spagnolo Pedro Duque attuale Ministro della Scienza ed ex astronauta.
Si sta dunque realizzando la strategia franco tedesca messa in atto da mesi.
D'altra parte la Francia , che ha piazzato nell' unione europea Tierry Breton al comando del potente commissariato del mercato interno, che include anche le attività spaziali, potrebbe avere nel medio termine l'interesse addirittura all'incorporazione dell'ESA da parte della Commissione europea.
Almeno così si sospetta negli ambienti che contano.
Al tempo stesso la Germania sta giocando un ruolo determinante nella NATO che proprio recentemente ha istituito un centro spaziale in Germania a Ramstein.
L'Italia, sic stantibus rebus, rimane con un pugno di mosche in mano, fatto salvo qualche "ristoro" ( la parola ora è molto di moda) in qualche direttorato.
Che fare?
La delegazione italiana, per quanto le sia possibile, dovrebbe anzitutto contrastare il disegno franco tedesco in atto tendente a monopolizzare la politica spaziale europea e puntare in primis alla nomina di un direttore generale che dia maggiori garanzie all'Italia.
Nessun commento:
Posta un commento