L’iniziativa coinvolge per la prima volta i diversi portatori di interessi – non solo il mondo accademico e quello della ricerca pubblica e privata ma anche le autorità nazionali, regionali e locali, le imprese, le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali, le fondazioni, le organizzazioni della società civile e senza finalità di lucro, la società civile e tutti i cittadini – invitandoli a formulare osservazioni e proposte.
Si mette così in moto, secondo una nota del Mur, “una programmazione strategica partecipata e dinamica per contribuire allo sviluppo sostenibile della società e dare risposte anche alle istanze emergenziali”. Il Pnr “chiama a disegnare le strategie con le quali l’Italia intende contribuire ad affrontare le grandi sfide globali, quali il cambiamento climatico e la riduzione dei rischi di disastri naturali. Per questa ragione, il documento intende fare leva sulla ricerca di base e applicata e su politiche orientate all’innovazione tecnologica e sociale, al coinvolgimento dei cittadini e al trasferimento di conoscenze e tecnologie a favore delle imprese, dei servizi della pubblica amministrazione e per la valorizzazione delle comunità e dei territori”.
Nessun commento:
Posta un commento