Il Ministero dell'Università e della Ricerca, a sei mesi dalla sua costituzione, è ancora senza organizzazione: presentata un'interrogazione parlamentare .
Ecco il testo integrale dell'interrogazione parlamentare presentata il 6 luglio 2020 da un parlamentare del Movimento Cimque Stelle in merito all'assenza di un'organizzazione del Ministero dell'Università e Ricerca costituito 6 mesi fa.
UNIVERSITÀ E RICERCA Interrogazione a risposta in Commissione: NITTI. — Al Ministro dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
a sei mesi dalla costituzione del Ministero dell'università e della ricerca, con decreto-legge n. 1 del 9 gennaio 2020, poi convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n. 12, non risulta ancora emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che definisce l'organizzazione del nuovo Ministero, i cui termini scadevano il 30 giugno 2020;
la direzione generale per l'alta formazione artistica, musicale e coreutica risulta tuttora vacante, come molti suoi uffici dirigenziali e dipartimenti;
molte procedure dai significativi impatti sul corretto funzionamento delle istituzioni Afam risultano essere proprio in capo alla direzione generale per l'Afam, la cui vacanza produce una paralisi con gravi ripercussioni sullo svolgimento delle attività didattiche;
tra le procedure da espletare in tempi stretti si ricordano i trasferimenti del personale, l'emanazione entro il 31 luglio del decreto ministeriale sulla statizzazione, le nomine in ruolo del personale docente e tecnico-amministrativo per l'anno 2020/2021, gli incarichi a tempo determinato;
parimenti, non risulta ancora istituito presso il Ministero dell'università e della ricerca l'Organismo paritetico per l'innovazione Afam, previsto dall'articolo 9 del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto istruzione e ricerca del 19 aprile 2018;
già nella prima parte dell'anno accademico, in diverse istituzioni Afam come ad esempio l'Accademia di belle arti di Lecce, buona parte dei corsi non era stata avviata per ritardi nell'attribuzione delle discipline aggiuntive, mentre alcuni insegnamenti delle discipline d'indirizzo erano slittati al secondo semestre;
l'emergenza sanitaria ha ulteriormente amplificato i problemi già sussistenti;
le segreterie nazionali di Flc Cgil, Cisl Fsur, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams, in una nota congiunta del 25 giugno 2020 hanno indicato altre problematiche del settore rimaste inevase quali «l'espletamento delle procedure per i passaggi dei docenti dalla 2a alla 1a fascia, pur in presenza di fondi già accantonati con DPR 24 ottobre 2018 e con DPR 9 dicembre 2019, la tutela del personale precario, docente e tecnico-amministrativo, degli Istituti Superiori di Studi Musicali e delle Accademie di belle arti storiche “storiche” oggetto di statizzazione ai sensi del decreto-legge n. 50 del 2017 che abbiano maturato i requisiti per la stabilizzazione successivamente alla conversione del suddetto decreto, (...) la mancata convocazione per la sottoscrizione del CCN Integrativo per l'anno 2020, l'assenza dell'Atto di indirizzo per il rinnovo del CCNL 2019-21, la mancata costituzione dell'Organismo Paritetico per l'innovazione AFAM (...), nonché il mancato confronto sul testo del regolamento CNAM» –:
quali iniziative di competenza intenda assumere per espletare le procedure e le nomine citate in premessa e, conseguentemente, per affrontare e risolvere le altre problematiche emergenziali del settore rimaste inevase.
(5-04291).
Nessun commento:
Posta un commento