L'utilizzo di un sistema di monitoraggio con tecnologia satellitare avrebbe potuto trovare un'utile applicazione? Ce lo siamo domandato nei giorni scorsi,riferendo sulla tragedia del ponte di Genova.
Ebbene, secondo quanto riportato dalla stampa nazionale in Toscana dal
2016 a oggi sono stati individuate più di 600 anomalie: terreni che
prima erano immobili e adesso hanno iniziato a muoversi minacciando non
solo i centri abitati, ma anche la stabilità di strade, cavalcavia e
viadotti.
Il sistema radar toscano, applicato anche in Val d'Aosta nasce nell’ottobre 2016, quando la Regione Toscana finanzia con
650mila euro l’attività di monitoraggiodel dipartimento di Scienze della Terra
dell'Università di Firenze in collaborazione con il Consorzio Lamma,
partner del progetto, che si occupa tra l'altro della creazione di una
applicazione web per la rappresentazione e diffusione dei dati
elaborati. Al progetto, partito nell'ottobre 2016, partecipa anche
il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.
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