Si tratta del satellite cinese Cses (China Seismo-Electromagnetic Satellite)
lanciato alle 8,51 italiane dalla base cinese Jiuquan, nel deserto del
Gobi.
L'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) vi partecipa con il progetto Limadou,
al quale contribuiscono Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn),
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Istituto di
Astrofisica e Planetologia spaziali dell'Istituto Nazionale di
Astrofisica (Iaps-Inaf) e alcune università.Il satellite ha l'obiettivo di individuare le variazioni che avvengono nella regione superiore dell'atmosfera (ionosfera) e che accompagnano un terremoto.
Aiuterà a vederle il rivelatore di particelle italiano Hepd (High Energic Particle Detector), realizzato dalla collaborazione Limadou. Lo strumento Hepd consentirà di
studiare i meccanismi che collegano i processi interni del nostro pianeta con la dinamica delle regioni di particelle cariche, chiamate fasce di Van Allencon l'obiettivo di individuare e sviluppare
nuove tecniche per il monitoraggio sismico dallo spazio". Il satellite
comincerà a raccogliere i dati nei prossimi mesi, non appena completata
la fase di calibrazione degli strumenti.
"Il lancio del satellite che realizza la prima grande missione spaziale frutto della cooperazione Cina e Italia" è stato salutato con entusiasmo dal Presidente della Repubblica Mattarella, dalla Ministra del MIUR Fedeli e dal Presidente dell'ASI Battiston.
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