La lettera di precisazione del Presidente dell’ASI al giornalista del Corriere della Sera continua a fare discutere.
Si ritiene utile per il dibattito riportare qui di seguito il
seguente commento pervenutoci in ordine alla vicenda:
CIRO
13 giugno 2012 at 08:46
Se a volte la pezza è peggiore del buco le
precisazioni del presidente ASI sono a dir poco fuorvianti. Nella sua lettera
il Ministro Profumo aveva scritto “Mi preme evidenziare che sarebbe opportuno
che, per quanto attiene la nomina degli organi di governance delle società
partecipate dall’ASI, le designazioni avvenissero tra soggetti diversi da
quelli che fanno già parte del Consiglio di amministrazione … selezionando
nell’ambito di un’ampia rosa di candidature”.
Con l’affermazione riportata nell’articolo
il Presidente ASI in un sol colpo: 1) sostiene che il Ministro (a voce?) si
rimangia quello che ha scritto non escludendolo dalla partecipazione alla
selezione; 2) esautora il Comitato di selezione dichiarando che è devoluto al
Ministro il compito di individuare il sostituto del Presidente CIRA.
Visto che nelle “precisazioni” si richiama
la storia vichianamente potrebbe ripetersi,e così potrebbe anche accadere che
la prossima partecipazione dell’attuale Presidente ASI alla selezione per la
nomina a Presidente CIRA potrebbe essere consentita solo con le dimissioni da
presidente ASI.
Una vera caduta di stile, peraltro, è
scrivo a suocera affinchè nuora intenda attraverso quella inquietante
sottolineatura al giornalista Rizzo “scrivo a lei ma in realtà mi sto
rivolgendo a lui”.
Le affermazioni contenute nel commento
palesano lo stridente contrasto tra quanto precisato nella lettera del
Ministro inoltrata all’ASI il 12 aprile 2012 sui criteri di
governance e le considerazioni esposte dal Presidente dell’ASI nella lettera al
Corriere della Sera
L’ASI infatti, pur essendo dotata di
autonomia è sempre un Ente vigilato dal MIUR e come tale non dovrebbe sottrarsi
ad indicazioni cogenti del Ministro sulla governance dell’Ente.
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