giovedì 14 giugno 2012

Continua a fare discutere la lettera di precisazioni del Presidente dell'ASI.



La lettera di precisazione del Presidente dell’ASI al giornalista del Corriere della Sera continua a fare discutere.
Si ritiene utile per il dibattito riportare qui di seguito il seguente commento pervenutoci in ordine alla vicenda:
CIRO
13 giugno 2012 at 08:46
Se a volte la pezza è peggiore del buco le precisazioni del presidente ASI sono a dir poco fuorvianti. Nella sua lettera il Ministro Profumo aveva scritto “Mi preme evidenziare che sarebbe opportuno che, per quanto attiene la nomina degli organi di governance delle società partecipate dall’ASI, le designazioni avvenissero tra soggetti diversi da quelli che fanno già parte del Consiglio di amministrazione … selezionando nell’ambito di un’ampia rosa di candidature”.
Con l’affermazione riportata nell’articolo il Presidente ASI in un sol colpo: 1) sostiene che il Ministro (a voce?) si rimangia quello che ha scritto non escludendolo dalla partecipazione alla selezione; 2) esautora il Comitato di selezione dichiarando che è devoluto al Ministro il compito di individuare il sostituto del Presidente CIRA.
Visto che nelle “precisazioni” si richiama la storia vichianamente potrebbe ripetersi,e così potrebbe anche accadere che la prossima partecipazione dell’attuale Presidente ASI alla selezione per la nomina a Presidente CIRA potrebbe essere consentita solo con le dimissioni da presidente ASI.
Una vera caduta di stile, peraltro, è scrivo a suocera affinchè nuora intenda attraverso quella inquietante sottolineatura al giornalista Rizzo “scrivo a lei ma in realtà mi sto rivolgendo a lui”.
Le affermazioni contenute nel commento  palesano lo stridente contrasto tra quanto precisato nella lettera del Ministro   inoltrata all’ASI  il 12 aprile 2012 sui criteri di governance e le considerazioni esposte dal Presidente dell’ASI nella lettera al Corriere della Sera
L’ASI infatti, pur essendo dotata di autonomia è sempre un Ente vigilato dal MIUR e come tale non dovrebbe sottrarsi ad indicazioni cogenti del Ministro sulla governance dell’Ente.

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