Riteniamo utile segnalare un articolo del giornale Liberation francese in cui si lancia un grido d'allarme sul futuro dei satelliti di osservazione della terre. Vi è infatti il sospetto che il CNES, all'indomani della nuova presidenza francese. Il tutto era stato già anticipato in un precedente articolo di questo blog in cui si poneva in evidenza un atteggiamento complessivo non favorevole ai programmi di osservazione.
Il tutto avrebbe non poche ripercussioni sulle decisioni che saranno assunte nella prossima conferenza interministeriale dell'ESA che si terrà a Caserta il prossimo novembre.
Saranno confermate nei prossimi mesi queste posizioni non certo rosee per i programmi di osservazione?
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