Come abbiamo già riferito in precedenti articoli, il giudizio di merito da parte del Comitato di selezione sulle candidature per il nuovo presidente del CIRA potrebbe essere già stato definito in modo insindacabile in applicazione del decreto di nomina.
Immaginiamo soltanto come ipotesi niente affatto da escludere che il candidato con maggiori punteggi in graduatoria alla successione del Presidente del CIRA sia proprio quello in carica.
In tal caso il Presidente dell'ASI nell'imminente riunione del CDA dell'Ente proporrebbe come presidente l'attuale Presidente del CIRA che poi, come è noto, coincide con lo stesso proponente.
Ripetiamo che sarebbe un'ipotesi di lavoro certamente suggestiva e di kafkiana memoria.
Il tutto ovviamente ( si fa per dire) sarebbe in regola con la lettera sulla Governance delle società partecipate dell'ASI ed il Ministro stesso sarebbe contento di avere instaurato con efficacia un nuovo corso.
Non è importante che il tutto potrebbe sembrare anche ridicolo e degno di qualche spettacolo comico.
roberto r.
31 maggio 2012 at 08:10
spettacolo comico????????
Questa sarebbe espressione lampante dell’Italia che inesorabilmente affonda.
Per farla riemergere, occorrerebbe puntare sulla sostanza e non su fantomatici principi di trasparenza e apertura “al mercato”, nè tanto meno sui procedimenti.
E dico fantomatici perchè sono esplicitamente e “candidamente” bypassati. Fino a qualche tempo fa c’era almeno il buon senso di sostenere in tutti i modi la correttezza logica più che formale delle proprie azioni.
Prendiamo ironicamente questi elementi; ma se il sistema non reagisce a cose di questo genere, il sistema non può che meritare questi esiti.