Nasce alla periferia sud-est di Roma, alle pendici dei Castelli romani, la ‘Silicon valley’ della ricerca in Italia. Si chiama "Distretto dell’economia della scienza per una smart city sostenibile" ed è una rete di centri di ricerca per una città intelligente, che «utilizzi la scienza come volano per il progresso sociale ed economico dei territori periferici disagiati».
L’obiettivo è portare ricadute sul territorio, soprattutto su tre fronti: trasferimento tecnologico, turismo scientifico e indotto legato all’attività scientifica», ha chiarito. Il progetto promuoverà alcuni interventi, come lo sviluppo di infrastrutture digitali, progetti di mobilità sostenibile e di promozione del turismo congressuale.
«È paradossale, infatti – ha precisato Fioramonti – che un territorio come quello che racchiude il VI Municipio e parte del VII, dove si concentra la maggioranza degli enti pubblici di ricerca d’Italia, oltre a poli di eccellenza come l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e il campus di Tor Vergata, il più grande d’Europa, conviva col più alto tasso di dispersione scolastica e il minore numero di laureati della provincia di Roma.
Servirà a qualcosa o è soltanto un atto puramente formale e politico?
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