La relazione prosegue affermando che"sul punto di cui si è riferito dettagliatamente nel capitolo 3. gli esborsi eccedentari erogati al dipendente in questione si appalesano pertanto non dovuti, con susseguente necessità di recupero, la cui tempestività ed efficacia costituisce oggetto di specifica personale responsabilità dei competenti organi e uffici societari, tenuto conto del fondamentale principio di omnicomprensività del trattamento economico dei dipendenti pubblici e degli organismi in mano prevalentemente pubblica (d.lgs. n. 175 del 2016), a fortiori laddove, come nel caso del CIRA, affidatari della gestione di risorse pubbliche a destinazione vincolata, come sono le risorse Pro.R.A., che vieta l’attribuzione a singoli dipendenti di spettanze economiche aggiuntive che, come nel caso, non abbiano alcun fondamento normativo o di contrattazione collettiva".
Si tratta dunque di una censura pesantissima"
E' lecito domandarsi cosa farà il neopresidente del CIRA al riguardo. Provvederà sollecitamente a mettere mano sulla delicata problematica sollevata dalla Corte dei Conti, attuando specifici provvedimenti sulla questione, al fine anche di non incorrere in responsabilità connesse ad eventuali danni all'erario?
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