Ormai sembra acclarato: le lunghe permanenze nello
Spazio provocano alterazioni genetiche sugli astronauti.
Ciò è dimostrato dal 2017 NASA Human Research Program Investigators Workshop, da un approfondito studio su due astronauti Nasa, Scott e
Mark Kelly, gemelli: Scott ha trascorso 340 giorni consecutivi sulla
Stazione spaziale internazionale (record di permanenza ininterrotta per
un astronauta americano), mentre nello stesso periodo Mark è rimasto a
Terra e anche in precedenza, da pilota dello Space Shuttle, è stato
nello Spazio meno del fratello.
Si rivelano per Scott importanti alterazioni nell'espressione genica e nella metilazione del Dna.
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