Nello scorso dicembre è stata approvata all'unanimità dalla Camera dei rappresentanti USA la legge TREAT che conferisce a NASA l’autorità 
necessaria per monitorare, diagnosticare e curare gli ex astronauti per 
problematiche mediche o psicologiche che l’Agenzia ritenga collegate (o 
potenzialmente collegate) al volo spaziale.
Il provvedimento intende tutelare così  la 
salute degli astronauti (di ieri, di oggi e di domani) anche nei 
confronti di quelle patologie che possono manifestarsi ad anni di 
distanza dall’accesso allo spazio, e per motivi ancora ignoti alla 
scienza medica attuale.
Si consente anche alla NASA di ampliare il proprio database medico 
sia in termini di persone scrutinate che in qualità e quantità dei dati 
raccolti.
 Il database medico costituirà un importante elemento su cui 
basare l’approccio alle future missioni marziane. 
NASA dovrà indicare i 
principi di tutela della privacy che adotterà nella gestione di questi 
dati, specie qualora essi dovessero essere condivisi al di fuori del 
governo.
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