E' imperativo in questi ore di sgomento per il terremoto che ha colpito gran parte del territorio dell'Italia Centrale operare con onestà intellettuale e chiedersi quale sia il ruolo delle attività spaziali per la gestione del rischio sismico, al fine anche di non finanziare progetti di scarsa utilità.
Il discorso vale anche per l'ASI che nel corso degli anni avrebbe sviluppato alcuni progetti pilota in questo campo-
A tale proposito che fine ha fatto il progetto SIGRIS ( vedi workshop ASI) (sistema di osservazione spaziale per la gestione del Rischio Sismico) che vedeva coinvolti comunità scientifica e il Dipartimento della protezione civile che avrebbe svolto il ruolo di utente.
A giudicare dalle informazione internet il sito del progetto SIGRIS non esiste più.
E' in corso peraltro un contratto dell'ASI l'INFN che prevede un finanziamento di due milioni di euro in Trentino di cui uno al dipartimento di fisica dell'Università di Trento ed uno al centro nazionale TIFPA dell'INFN a Trento.
Il finanziamento è dedicato alla realizzazione di uno strumento per la rilevazione di elettroni che sarà installato sul satellite cinese CSES (China Seismo Electromagnetic Satellite).
E' in corso peraltro un contratto dell'ASI l'INFN che prevede un finanziamento di due milioni di euro in Trentino di cui uno al dipartimento di fisica dell'Università di Trento ed uno al centro nazionale TIFPA dell'INFN a Trento.
Il finanziamento è dedicato alla realizzazione di uno strumento per la rilevazione di elettroni che sarà installato sul satellite cinese CSES (China Seismo Electromagnetic Satellite).
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