La prossima tappa dell'esplorazione
spaziale, dopo l’esperienza della Stazione Spaziale Internazionale, sarà
forse - finalmente - la costruzione di una base sul lato nascosto della
Luna, quello che non si vede mai da Terra.
Lo dice Johann-Dietrich Worner, che dal primo luglio 2015 prenderà il posto di Jean-Jacques Dordain alla presidenza dell'Agenzia Spaziale Europea, l'Esa.
Secondo l'ESA «sul lato nascosto si potrebbero avviare ricerche radioastronomiche di altissimo valore, perché si ascolterebbe l’Universo senza i disturbi generati dalla Terra.
Inoltre Inoltre si potrebbero continuare molti degli esperimenti avviati a bordo della ISS e sarebbe anche un’esperienza unica, preludio alle future basi su Marte, che sono ancora molto di là da venire.
Lo dice Johann-Dietrich Worner, che dal primo luglio 2015 prenderà il posto di Jean-Jacques Dordain alla presidenza dell'Agenzia Spaziale Europea, l'Esa.
Secondo l'ESA «sul lato nascosto si potrebbero avviare ricerche radioastronomiche di altissimo valore, perché si ascolterebbe l’Universo senza i disturbi generati dalla Terra.
Inoltre Inoltre si potrebbero continuare molti degli esperimenti avviati a bordo della ISS e sarebbe anche un’esperienza unica, preludio alle future basi su Marte, che sono ancora molto di là da venire.
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