In questi giorni nell’Europa intera ed anche altrove si commentano i comportamenti derisori dei leaders Francese e tedesco tenuti nell’ambito del Consiglio d’Europa nei confronti dell’Italia e del suo Presidente del Consiglio.
Atteggiamenti a dir poco provocatori e del tutto inaccettabili.
Questa critica situazione al massimo livello politico per molti versi insostenibile non può che essere vista con preoccupazione anche dagli addetti spaziali italiani.
Non va infatti sottovalutata,come peraltro più volte è stato messo in evidenza su questo blog, la rilevante subordinazione dell’industria spaziale nazionale nei confronti di quella francese.
Basti pensare soltanto come esempio alla presenza nella Thales Alenia, la principale azienda manifatturiera italiana di un azionarato di maggioranza francese per rendersene pienamente conto.
E ciò non dovrebbe rendere felice la Finmeccanica che si trova fronteggiare anche non poche vicende interne nonché la complessa situazione libica.
Un ulteriore esempio può essere rappresentato anche dal programma del lanciatore Vega che sembra anch’esso condizionato dal governo e dall’industria d’oltralpe
Lo scenario internazionale appare quindi non poco perturbato dalle difficoltà politiche dei rapporti italo francese e per tale motivo dovrebbero essere radicalmente, prima che sia troppo tardi,rivisitati i rapporti spaziali italo francese che ad oggi rappresentano purtroppo un elemento di forza della politica spaziale industriale del nostro Paese.
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