«Sosteniamo la nostra posizione secondo cui la NASA ha selezionato una proposta non conforme al bando di gara. Ci sono serie questioni di sicurezza al riguardo e l’atto di rinuncia a questi requisiti materiali ha penalizzato noi e Dynetics». Lo ha detto Megan Mitchell, vice presidente per le questioni governative di Blue Origin, in un’intervista riportata su Space.com ed. Ed edhttps://www.globalscience.it/29573/blue-origin-in-appello-contro-la-nasa
Insomma la controversia e’ tutt’altro che appianata.
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