In una recentissima nota congiunta inviata al Presidente ed al Direttore Generale dell'ASI,per quanto sia dato sapere, le organizzazioni sindacali (CISL,UIL e FGU dip Ricerca) dell'ASI hanno espresso la propria contrarietà alla decisione assunta dall’Ente di operare modalità diverse rispetto alle nomine dei Direttori di unità.
Infatti, secondo le organizzazioni sindacali, "non è chiara la logica per cui l’Amministrazione abbia utilizzato modalità selettive diverse a seconda della Direzione di riferimento, alcune volte con affidamenti diretti al personale interno senza selezione, alcune volte con selezioni riservate al solo personale interno e altre invece aperte all’esterno. "
"Sono stati emessi di recente 2 bandi per posizioni di I livello in 2 Direzioni nelle quali ancora manca l’individuazione del responsabile: non è scritto esplicitamente che i vincitori andranno poi a ricoprire la posizione di responsabile, certo un legittimo dubbio ci è venuto. In analogia a quanto fatto per la nomina del Direttore Generale e per quella dei responsabili della Direzione Programmi e della Direzione Scienza e Ricerca, richiediamo che anche per le altre direzioni le posizioni siano assegnate a dipendenti dell’ASI, sulla base di procedure interne".
"Sarebbe bene, essendo i succitati bandi già stati emessi, che queste procedure interne vengano avviate e concluse prima dell’espletamento dei bandi in parola."
"In aggiunta, uno di questi due bandi , come già fu posto in evidenza nel nostro blog,ha criteri assolutamente discutibili, del tipo “ON/OFF”, quali iscrizioni ad albi professionali o lingue a scelta nell’ambito europeo, come fosse indifferente che un candidato conosca, oltre l’inglese, il francese o il rumeno; tali criteri, peraltro, se vagliati anche da un punto di vista normativo, non appaiono pienamente rispondenti a quanto previsto dal nostro CCNL per quanto attiene alle modalità di accesso dall’esterno tramite selezione pubblica".
"Per quanto riguarda infine le determinazioni del CDA del 12 maggio u,s, inerenti le designazioni degli organi sociali nelle società partecipate dall’ASI, i sindacati si rammaricano del fatto di non conoscere le decisioni assumte che auspicano non siano nell’individuazione di nuovi consiglieri in quota ASI".
Sembra trasparire dunque da questa comunicazione, a nostro giudizio, un'atmosfera non serena nei rapporti tra Vertici dell'ASI ed organizzazioni sindacali che si dimostrano non poco preoccupati per quanto riguarda il futuro complessivo dell'Ente.
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