Finalmente dopo 17 anni l'Europa ha un sistema autonomo di navigazione satellitare che è costato ben 10 miliardi di euro
Diventa operativo il 15 dicembre 2016 il sistema Galileoche al momento può contare su 14 satelliti più
altri 4 in fase di test.
Entro il 2020 la costellazione conterà 30
satelliti.
Galileo sviluppato dall'Agenzia spaziale europea (Esa) e
dall'Unione europea permetterà all'Europa di affrancarsi dal sistema di
navigazione satellitare americano Gps e da quello russo Glonass e
garantirà una precisione molto più accurata, nell'ordine di 1 metro
contro i 5 del Gps, per gli usi civili.
Per l'uso in ambito governativo,
invece, la precisione si affinerà fino a 1 solo centimetro.
Secondo le stime, i vantaggi saranno molteplici, sia in termini
operativi: dovrebbero essere assicurati impieghi nel campo della
sicurezza e della protezione civile - sia in termini economici, per quei
settori produttivi che dipendono dai sistemi di navigazione e che, si
prevede, nei prossimi 20 anni arriveranno a costituire il 30% del Pil
europeo.
I centri di controllo ed elaborazione dati di Galileo, invece,
sono due: uno è vicino a Monaco di Baviera, in Germania e l'altro in
Italia, nella Piana del Fucino, in Abruzzo.
Non tutti i dispositivi, tuttavia, saranno in grado di ricevere
da subito il segnale di Galileo; per ora potranno farlo i device con
processore Snapdragon recente ma i colossi della telefonia e
dell'elettronica stanno già sviluppando App e processori che
consentiranno a tutti di poter utilizzare il nuovo sistema di
navigazione.
Nessun commento:
Posta un commento