Nella futura missione di Paolo Nespoli del 2017  sulla stazione spaziale orbitante sarà condotto un importante esperimento  di neurobiologia.
Si tratta di NanoRos, un brillante progetto di ricerca che 
coinvolgerà ricercatori da tempo studiano a Pontedera
 gli effetti di un materiale intelligente in grado di lavorare come 
antiossidante molto potente e autorigenerante, così da superare i limiti
 degli antiossidanti tradizionali come le vitamine, che vanno 
costantemente assunte con l’alimentazione o mediante integratori. 
Questo materiale si chiama Nanoceria ed è costituito da 
nanoparticelle di ossido di cerio.
 L’obiettivo è quello di contrastare la degenerazione muscolare cui sono tipicamente sottoposti 
gli astronauti ed è dovuta ai radicali liberi, con importanti ricadute 
anche per le malattie muscolo-degenerative sulla terra.
 Alcuni studi recentemente condotti dagli stessi ricercatori con la 
Nanoceria hanno dimostrato risultati promettenti che potrebbero essere 
utili in futuro per la cura del morbo di Parkinson e dell’obesità. 
 L'ASI finanzierà questo progetto che vede il coinvolgimento della società Kayser. 
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