La pubblicazione on line dei redditi dei membri del governo Monti rappresenta un apprezzabile passo in avanti sulla strada della trasparenza.
Ci si aspetta che venga fatto a cascata per tutte le istituzioni pubbliche ed anche per gli Enti di ricerca, che secondo informazioni acquisite sono ascrivibili ad una vera e propria giungla retributiva,
Difatti gli emolumenti dei Presidenti degli Enti sono tutti diversi e di molto l'uno dall'altro.
Difficile è comprendere ad esempio perché al presidente e al direttore generale del Cnr, con oltre 6 mila dipendenti e 108 Istituti, spetti
rispettivamente un compenso annuo di 179 e di 162 mila euro, mentre nelle tasche
dei loro omologhi dell’Istat, poco più di 2 mila dipendenti e 18 uffici
regionali, finiscano 270 mila euro e 189 mila euro al direttore generale.
Le differenze non finiscono qui ed ad esempio il Presidente dell'ASI, stando ai dati pubblicati dall'ASI' percepisce 97.073.49 euro più un gettone di presenza di 83.43 euro ( a cui probabilmente vanno aggiunti gli emolumenti del CIRA).
La cosa più strana è che il Direttore Generale in carica percepisca 162607 euro più una retribuzione di risultato di 35449 euro e parimenti , a quanto è dato sapere, anche il Direttore tecnico potrebbe percepire emolumenti superiori a quelli del Presidente.( Gli importi non sono pubblicati e pertanto qui vengono omessi)
Sono dati che denotano logiche difficilmente comprensibili. che sembrerebbero prima vista anomale.
Si tratta di un quadro disomogeneo su cui è augurabile avere chiarezza anche da parte del Ministro Vigilante e di quello della funzione pubblica.
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