L'Agenzia spaziale indiana ( lo abbiamo riferito in un precedente blog) ha distrutto nei giorni scorsi un satellite con un missile lanciato da Terra.
Si tratta della ”Missione Shakti”
Come conseguenza la potente deflagrazione ha prodotto oltre quattrocento detriti che si sono aggiunti alla già notevole ”spazzatura spaziale” in orbita intorno all’atmosfera, aumentando i rischi per la Stazione Spaziale Internazionale.
Vi è stata a tale proposito una denuncia vibbrata da parte della NASA che ha sottolineato come ci siano ben 400
frammenti in più dopo l’esplosione del satellite decisa dagli indiani.
Di questi ben sessanta hanno dimensioni superiori ai dieci centimetri e
ventiquattro hanno intrapreso una traiettoria ”pericolosa” per la
Stazione Spaziale Internazionale.
Vi sarebbe un rischio per la stazione spaziale di un impatto superiore al 40%,
Non si è fatta attendere la reazione dell’India che, attraverso G
Satheesh Reddy, capo dell’Organizzazione per la ricerca e lo sviluppo
della difesa del paese asiatico, ha fatto sapere come la distruzione
dell’oggetto sia avvenuta a circa 300 chilometri, un’altitudine che non
comporta alcun tipo di rischio per l’ISS visto che gli
oggetti dovrebbero precipitare a terra tra qualche settimana.
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