La Relazione della Corte dei Conti sul Cira è stata trasmessa al Senato. Si parla anche diffusamente di un'unità di personale distaccata presso il MUR.

 

La relazione della Corte dei Conti che bacchetta  il CIRA è stata trasmessa al Senato in data 26 gennaio 2021.

Nella relazione,di cui abbiamo già dato ampia notizia in precedenza, si parla tra l'altro anche  ampiamente dei distacco esterno   che si protrae da anni  di un'unità di personale al MUR ed in particolare si evidenzia quanto segue:

"Dai dati esposti emerge in particolare un risalente distacco esterno presso il MIUR, sostituito da una convenzione in data 29 novembre 2019 di utilizzazione condivisa del dipendente, che ha fatto registrare negli anni a carico del CIRA esborsi aggiuntivi sostanzialmente analoghi a quelli che l’azienda avrebbe sostenuto per remunerare una figura dirigenziale, con un sostanziale raddoppio del costo del dipendente per l’azienda (da 77.000 euro circa in assenza di distacco a circa 140.000 euro a seguito del distacco)22. 

In proposito la precedente Relazione ha già rilevato che l’aver attribuito al dipendente distaccato presso il MIUR un trattamento economico costituisce un unicum che non trova fondamento nella contrattazione collettiva di riferimento e nemmeno nella disciplina interna che la società aveva varato per le trasferte superiori a sessanta giorni e che dunque contrasta con il divieto di erogazione, a carico delle finanze pubbliche (come detto, i fondi di provenienza Pro.R.A. rappresentano circa i tre quarti dei ricavi del CIRA), di spettanze economiche aggiuntive che, quali quelle in questione, sono prive di fondamento giuridico di matrice contrattuale collettiva e tanto meno normativa. 

Si è anche evidenziata la diversità della situazione rispetto agli altri sei casi di distacchi nazionali di personale CIRA enumerati nella nota presidenziale del 29 marzo 2019, in cui del costo del dipendente si è sempre fatta carico, attraverso i debiti rimborsi, l’amministrazione utilizzatrice (ASI): nel caso del distacco in questione, invece, esso è remunerato dal CIRA in luogo dell’amministrazione utilizzatrice (MIUR), con costi che anche nel 2018 e nel 2019, come nei precedenti anni, sono stati sostanzialmente doppi a quelli che l’azienda avrebbe sopportato fruendo in sede del proprio dipendente (come detto, da circa euro 77.000 a circa 140.000). 

Nella seduta consiliare del 17 dicembre 2019 si è dato atto della sottoscrizione in data 29 novembre 2019 di una convenzione tra il Direttore generale per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca del MIUR e il CIRA, che prevede “L’assegnazione part time al MIUR … assoggettata alla disciplina delle trasferte di cui alla vigente contrattazione collettiva e/o ai regolamenti aziendali ed è intesa svilupparsi con presenza part-time al MIUR nell’ordine mediamente del 60 per cento delle ore totali su base annua”. Dai dati trasmessi dal CIRA relativi ai primi sette mesi del 2020 si rileva una riduzione dei costi aggiuntivi che sono stati nel tempo posti a carico dell’azienda per l’unità in questione che, sembrano ora attestarsi a una indennità aggiuntiva di “trasferta lunga” ammontante a 1.859 22 In merito al distacco dell’unità presso il MIUR, nel verbale del Collegio sindacale del 13 dicembre 2018 sono elencati i singoli contratti di distacco sottoscritti dal 2009. 38 Corte dei conti - Relazione CIRA – esercizio 2018 euro mensili oltre al rimborso delle spese documentate. Tale riduzione dei costi che sembra emergere almeno dai primi dati 2020 non fa comunque scemare le perplessità in merito alla peculiare conformazione della prestazione lavorativa........"

Si perpetua dunque presso il Miur un distacco segnalato già da anni anche dalla Magistratura contabile.