mercoledì 27 ottobre 2021

La nomina di Simonetta Cheli alla direzione dell'ESRIN e la situazione dello spazio in Italia sotto la lente d'ingrandimento dell'analista Francis Walsingham.

 E' uscita in questi giorni l'interessante analisi di francis Walshingam su Startmag in meito alle recenti nomine di tre direttori dell'ESA tra cui Simonetta Cheli  come capo dell'ESRIN. L'analisi si estende anche al quadro più generale della situazione spaziale nazionale.

Ecco il testo integrale di cui poniamo in evidenza alcuni importanti passaggi:



"E in tutto questo contesto in rapida evoluzione che ruolo gioca l’Italia? Formalmente siamo in una posizione accettabile grazie al successo nell’essere riusciti ad ottenere la direzione di Esrin salendo così a due direttorati tecnici insieme a quello olandese di Estec già nostro da tempo; la Francia comunque ne ha tre.

Di fatto le cose stanno ben diversamente e fotografano una nostra debolezza congenita aggravata dalla irrilevanza del presidente di Asi, Giorgio Saccoccia, Capo delegazione italiano in Esa, nel contesto europeo. Vediamo perché:

Estec è guidata da Franco Ongaro da molti anni; buon tecnico e altrettanto ottimo manager. Egli vive da moltissimi anni all’estero, prima in Francia e poi in Olanda, ed è notoriamente amico fraterno e creatura dello storico e mai dimenticato direttore generale dell’Esa, il francese Jean Jacques Dordain. Una situazione analoga è quella che presenta la candidatura di Simonetta Cheli: curriculum non tecnico (è laureata in Scienze Politiche), un’attività largamente centrata sulla comunicazione anche di livello elevato o la partecipazione a vari gruppi e comitati interni ad Esa ma che mai hanno gestito programmi industriali e ancora meno personale. Questo a fronte della direzione di un direttorato come quello delle Osservazioni della Terra con il budget più ricco di tutto l’ente, 1000 milioni di euro all’anno, e circa 400 persone (in massima parte tecnici di grande livello) da gestire.

Pur con la più grande buona volontà nella valutazione della sua scelta per la direzione, tenendo conto che è da moltissimo tempo legata professionalmente all’attuale direttore generale col quale ha percorso molta strada all’interno di Esrin. Appare difficile immaginare se la potremo mai vedere confrontarsi col suo mentore se fosse chiamata a difendere eventuali interessi italiani che fossero in conflitto con i desiderata di chi l’ha voluta a ricoprire la carica garantendosi così un controllo permanente del suo vecchio terreno di gioco."

Ed ancora:

"La debolezza dell’Italia in Esa, visto che ora abbiamo due direttorati formalmente diretti da italiani, termina qui? Purtroppo no: resta sempre aperto il problema del presidente di Asi che è ufficialmente un funzionario Esa, peraltro non di alto rango (solo un A5), ma che, in virtù del ruolo che ricopre nell’Agenzia, è il capo della nostra delegazione nel Council.

È flagrante il conflitto di interesse che continua ad esistere in questo caso; l’esperienza di questi ultimi due anni lo ha confermato.

La sua posizione non è mai stata in dissenso con il precedente direttore generale tedesco e ancora meno con l’attuale, suo attuale datore di lavoro; verso di lui mostra in tutte le occasioni formali di incontro una deferenza imbarazzante ma giustificata perché deve rientrare in Esa tra meno di un anno e mezzo e da tempo non si sentono espressioni forti, e nemmeno deboli, di volontà per un rinnovo del suo mandato. E di conflitto di interessi latente si vocifera in Asi a proposito di un membro del cda dell’Agenzia spaziale italiana; un dossier che sarebbe all’attenzione dell’esecutivo, peraltro.

Ancora più imbarazzante è stata la posizione nella quale si è trovata l’Italia lo scorso anno quando si dovevano valutare le candidature per la Direzione Generale dell’Esa. Con forza le delegazioni dei paesi nordici hanno posto il problema che non era possibile che nel Council a rappresentarci fosse un dipendente Esa che avrebbe dovuto valutare persone che, una volta scelte, sarebbero diventate i suoi capi. Per riparare a questa ennesima non bella figura e salvare almeno la faccia, con una veloce e pudica marcia indietro, è stato chiamato a rappresentarci (ottimamente va detto) il nostro Ambasciatore presso l’Ocse che ha partecipato ai lavori."




Ecco il testo integrale  di cui poniamo in evidenza alcuni passi significativi

giovedì 21 ottobre 2021

Simonetta Cheli all’ESRIN: candidata interna all’ESA o candidata ufficiale del Governo Italiano??

 Simonetta Cheli da qualche ora, dopo una carriera tutta interna all’ESA ed in particolare all’Esrin di Frascati e’ assurta al vertice del centro di Frascati, diventando anche la responsabile delle osservazioni della terra.

Qualche riflessione in proposito?

E’ una candidata interna dell’ESA  dove vi lavora da anni e pertanto non sarebbe una vera candidata presentata al Governo italiano.  

Una curiosità.

Era candidato anche Roberto Battiston ex presidente dell’ASI?

In caso affermativo si sarebbe trovato a fronteggiare per la direzione generale dell’ESA e per la direzione dell’ESRIN due competitrici italiane entrambe di nome Simonetta, con i risultati ben noti.

martedì 19 ottobre 2021

Innovazione e Spazio economy: un evento a Colleferro con i soliti noti.

Tanto per cambiare si parla di Space economy ed innovazione sociale  prossimamente con i soliti noti

Si tratta del forum della dellaRegione Lazioche si tiene a Colleferro il 22 ottobre prossimo .

I relatori sono Comparini, Cristina Leone, Gaudenzi, Soccodato, Ranzo.

Insomma tutto avviene secondo la nostra opinione, sempre in una cornice di autoreferenzialita in ci si ripetono temi ricorrenti da anni. 

sabato 16 ottobre 2021

Il crollo in borsa delle quotazioni di Leonardo.

Scivola in borsa Leonardo nei giorni scorsi.

. Le quotazioni sono passate, in pochi minuti, da 7,2 euro a 6,7 euro con un calo del 6,52%. Il ribasso sarebbe successo a seguito di un’indiscrezione riportata dall’agenzia Reuters, secondo cui Leonardo sarebbe il gruppo aerospaziale che ha consegnato e, in seguito, segnalato alla leader mondiale dell'aviazione Boeing la fabbricazione non corretta di alcune componenti in titanio del Boeing 787 che perse dei pezzi in volo.

venerdì 15 ottobre 2021

Nomine in ASI:le incompatibilità’ non finiscono mai!!!???

 Si apprende che Michele Lavagna e’ stata recentemente nominata  in ASI membro del Comitato tecnico scientifico.

Al tempo stesso  sarebbe anche componente del gruppo di supporto nel Comint presso la Presidenza del Consiglio dei z Ministri.

Insomma i cappelli sarebbero due uno in ASI e l’altro nell’ambito del Comint preposto alla direzione strategica nazionale ed al monitoraggio continua dell’azione dell’ASI


Ma forse i cappelli potrebbero essere anche tre quanto sarebbe anche  esperto valutatore per la revisione del centro di ricerca tedesco DLR di Brema