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giovedì 24 dicembre 2020

Secondo uno studio del CNR , a differenza dello studio di Milillo ed altri, il ponte Morandi, crollato nel 2018 non avrebbe subìto significative deformazioni prima del crollo in base ai dati radar satellitari. Al riguardo non sembrano esservi posizioni da parte dell'ASI.

 Si apprende che a  seguito al crollo del ponte sul torrente Polcevera sull’autostrada A10 Genova-Savona costruito negli anni ’60 su progetto dell’ingegnere Morandi  avvenuto il 14 agosto 2018 , un team di ricercatori dell’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente (Irea) del Cnr di Napoli ha condotto uno studio approfondito, basato sull’elaborazione di dati radar satellitari, sui possibili movimenti precrollo associati all’area interessata dal disastroso evento. 
Lo studio evidenzierebbe   l’assenza di significativi spostamenti precursori del crollo del ponte Morandi, nelle osservazioni radar satellitari,
Ciò appare  in  contrasto con quanto riportato nel lavoro di Milillo et al. (2019) dal titolo “PreCollapse Space Geodetic Observations of Critical Infrastructure: The Morandi Bridge, Genoa, Italy”, pubblicato sulla rivista scientifica Remote Sensing, 
Non si registrano pertanto posizioni unanimi da parte dei ricercatori interessati agli studi,
E cosa dice al riguardo  l'ASI che coordina a livello gestionale le attività spaziali ?
Vi saranno incidenze anche  per quanto riguarda il profilo delle responsabilità in via di approfondimento a livello giudiziario?


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