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mercoledì 23 settembre 2015

Il controllo dei flussi migratori dal Nordafrica.








Se ne parla tanto  perchè ormai ha assunto proporzioni  molto gravi.
A tale proposito va segnalata l'esistenza di Closeye è il nuovo progetto europeo coordinato dall’ Agenzia Spaziale Italiana (Asi) con l’obiettivo di sorvegliare le coste nordafricane e in particolare i flussi migratori con l’aiuto di satelliti. Il progetto è realizzato in collaborazione con il satellite italo-francese Athena Fidus.
Il primo test del progetto Closeye (Collaborative evaluation of border surveillance technologies in maritime environment by pre-operational validation of innovative solutions) è in corso tra Pantelleria e il centro operativo della Marina Militare (Cincnav) ed è stato eseguito utilizzando la telecomunicazione a banda larga, in vista della validazione di scenari pre-operativi per il controllo delle frontiere.
Grazie alla connessione a banda larga del satellite si possono avere costanti comunicazioni e invio d’immagini ottiche, scansioni radar e altri dati.
Tracciati radar, immagini ottiche e Sar (Search and rescue) da mezzi aerei vengono raccolti e inviati grazie al satellite direttamente al centro della Marina Militare. La sperimentazione permette, durante tutta la fase di test, una condivisione ampia e veloce dei dati strategici con i principali enti coinvolti nella sorveglianza costiera, direttamente dagli scenari operativi al centro di raccolta nazionale. In questo modo, grazie alla banda larga del satellite, è possibile avere comunicazioni strategiche e costanti che possono ovviare a qualsiasi problema legato alle comunicazioni satellitari commerciali o di rete fissa.
Questo è quanto si rileva dai dati ufficiali
Saranno dunque veramente d'ausilio i satelliti?







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