Di Stefano, alla presenza dell'industria ( in primis l'amministratore delegato di TAS),pone in evidenza come sia necessario che l'Italia nelle sfide spaziali si differenzi da Francia e Germania. Non poche resistenze tuttavia verrebbero dall'industria nazionale.
Inoltre in chiusura dell'intervento il sottosegretario pentastellato, nel fare gli auguri al futuro addetto spaziale Aniello Violetti in procinto di diventare addetto spaziale italiano presso l'ambasciata italiana a Washington, auspica che nel settore spaziale si esca definitivamente da una mentalità assistenzialista.
Di Stefano accenna anche alla carenze unitarie da parte delle Regioni nella politica spaziale.
Insomma critiche per tutti!
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