Nuovi inquilini al Comint ed agli uffici preposti al coordinamento degli affari spaziali a Palazzo Chigi.

 Ormai Riccardo Fraccaro che presiedeva il Comint  è  (al momento) fuori. Così dicasi per lo staff che si interessa di spazio.

 Potrebbero saltare peraltro posizioni chiave nell'ambito dell'ufficio di coordinamento del Consigliere Militare del Presidente del Consiglio, in attesa del successore dell'ammiraglio Carlo Massagli, diventato Vice Presidente dell'AISE.

Insomma nelle stanze di Palazzo Chigi  non vi sono al momento i nuovi responsabili agli affari spaziali.

Cosa accadrà?

Appare pertanto opportuno a tale proposito ricordare  quanto sia previsto dalla legge 7/2018 relativa alle nuove misure in campo spaziale ed aerospaziale con specifico riferimento al funzionamento del COMINT:

- 1. Al fine di assicurare l'indirizzo e il coordinamento in materia spaziale e aerospaziale anche con riferimento ai servizi operativi correlati e' istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio e alla ricerca aerospaziale, di seguito denominato "Comitato".

2. Per le finalita' di cui al comma 1, il Presidente del Consiglio dei ministri, con proprio decreto da adottare entro quindici giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, individua il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle politiche spaziali e aerospaziali e l'ufficio della Presidenza del Consiglio responsabile delle attivita' di supporto, coordinamento e segreteria del Comitato. 

Chi sarà dunque il Sottosegretario di stato nominato dal Presidente Draghi.

Coinciderà con la figura del sottosegretario al consiglio dei Ministri come nei precedenti Governi Conte 1 e Conte 2 ?

Assoluto è il riserbo al riguardo, anche perché  per saperne qualcosa conviene attendere i nomi dei Vice Ministri e Sottosegretari che saranno resi noti dopo che il Governo avrà ottenuto la fiducia in Parlamento.   

Molte sono le ipotesi e le ambizioni da parte di tutti i partiti  poiché  l'aerospazio è un settore strategico.