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mercoledì 5 febbraio 2020

In ESA si apre la guerra alla successione dell'attuale direttore e già dalle prime battute sembra molto aspra.

E' ufficiale e la notizia è diffusa largamente dai media internazionali.
Entro l'anno il Consiglio dell'ESA dovrà nominare il nuovo Direttore Generale. che dovrà essere operativo nel 2021.
Si tratta di un posto ambitissimo a livello europeo perché l'agenzia spaziale europea è diventato un vero centro di potere dove si assegnano contratti industriali milionari su programmi europei finanziati  dai Paesi membri. tra cui l'Italia secondo Paese pagatore dopo la Francia.
La Germania sembra fuori gioco perché l'attuale Direttore Woerner è tedesco. Anche la Francia sembra fuori gioco perché  ha  già un suo rappresentante in Europa al mercato interno comprensivo anche dell'aerospazio.
Forse anche per questo motivo si sarebbe candidato il ministro dell'economia lussemburghese che potrebbe avere l'appoggio non solo dei paesi minori, ma anche della Francia.
Sic stantibus rebus   l'Italia  dovrebbe avere tutte le ambizioni per esprimere un candidato alla direzione generale dell'ESA.
 Si ricorda a tale proposito che l'ultimo direttore generale italiano, ormai 20 anni fa, è stato il compianto Antonio Rodotà e che inoltre l'Italia, ad oggi, malgrado il suo rilevante esborso finanziario in ESA, vanta soltanto un direttore, ovvero quello all'Estec..
Occorre dunque identificare un candidato forte su cui concentrare il massimo sforzo del Governo per affrontare la dura competizione. con impegno ed in modo unitario a livello politico.
Persone competenti e che peraltro conoscono perfettamente la complicata macchina dell'ESA ve ne sono e tanto per fare dei nomi tra molti: Roberto Battiston ex Presidente dell'ASI, Giuseppe Morsillo Presidente del CIRA, Giorgio Saccoccia Presidente dell'ASI, Simonetta Di Pippo attuale direttrice dell'ufficio spaziale dell'ONU.
E la lista non si ferma qui.

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