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domenica 29 dicembre 2019

Deputati di Cinque Stelle in soccorso del CIRA: presentano un ordine del giorno a favore di un incremento delle risorse finanziarie del Centro di Capua.




Il 23 dicembre 2019 è stato presentato in Parlamento  il seguente ordine del giorno: 

La Camera,
premesso che:
il Centro italiano ricerche aerospaziali (GIRA), con sede a Capua, è una società a prevalente partecipazione pubblica costituita nel 1984 per svolgere attività di ricerca nelle discipline aeronautiche e spaziali;
il CIRA è una società partecipata dall'Agenzia spaziale italiana (socio di riferimento), dal Consiglio nazionale delle ricerche, dalla regione Campania, da industrie e piccole e medie imprese del settore aerospaziale;
la missione del CIRA è di attuare il PRO.R.A., il Programma Nazionale di Ricerche Aerospaziali che prevede, secondo quanto disposto dal Decreto Ministeriale 24 agosto 1998 prot. n. 305/1998, lo svolgimento di attività di ricerca, sperimentazione, produzione e scambio di informazioni, formazione del personale nei settori aeronautico e spaziale da realizzarsi anche attraverso la partecipazione a programmi di ricerca europei ed internazionali; la realizzazione e la gestione delle opere, degli impianti, delle infrastrutture, dei beni strumentali e delle attrezzature funzionali a tali attività;
ai sensi dell'articolo 4 del Decreto Ministeriale suddetto, il CIRA è destinatario di fondi pubblici erogati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
nello Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per l'anno finanziario 2020 e per il triennio 2020-2022 il contributo dello Stato alle spese di gestione del PRO.R.A ammonta a circa 22 milioni di euro annui nel prossimo triennio;
l'attività del CIRA è incentrata sullo sviluppo di attività che costituiscano un asset fondamentale per l'industria aerospaziale nazionale ed europea, rappresentando inoltre un forte punto di sviluppo per tutta la provincia di Caserta,

impegna il Governo

a valutare l'opportunità di prevedere, con un prossimo provvedimento di carattere normativo, un incremento delle risorse per il CIRA nello Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nonché a valutare l'opportunità di modificare il decreto-legge 20 maggio 1993, n. 149, convertito dalla legge 19 luglio 1993, n. 237, al fine di permettere al CIRA di utilizzare il fondo previsto dall'articolo 10 a copertura di eventuali perdite di esercizio, purché derivanti dallo sviluppo di progetti contenuti nel PRO.R.A., così come definito dal Decreto Ministeriale 24 agosto 1998, n. 305.
9/2305/209Buompane, Manzo.

Se e quando sarà attuato il provvedimento normativo richiesto?
Di buon auspicio potrebbe essere la nomina del nuovo Ministro dell'Università e della Ricerca probabilmente più  sensibile dei predecessori nella valorizzazione  delle strutture del Sud.

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