Pagine

domenica 4 febbraio 2018

La permanenza nello spazio avrebbe influenza sul codice genetico.







 

 



Vi ricordate i gemelli Scott?
Scott Kelly ha passato un anno sulla Stazione internazionale, Mark è rimasto sulla Terra.
La nasa avrebbe da poco rilevato parametri che oggi sono differenti rispetto all'inizio della missione


Il gemello spaziale sta tornando simile a quello terrestre. Il  tempo passato nello spazio avrebbe  cambiato tuttavia  il codice genetico di Scott Kelly. 
Sarebbero i risultati dell'esperimento Twins, durante il quale la NASA  ha rilevato i parametri fisiologici e il Dna dell'astronauta quando era in orbita e al suo ritorno sulla Terra, per confrontarli con quelli del fratello Mark, rimasto negli Stati Uniti.

Gli effetti di un anno nello spazio

Scott Kelly ha passato più di 12 mesi in orbita. Un record che ha consentito di osservare l'impatto sull'organismo di una lunga permanenza, nell'ottica di un viaggio verso Marte, che doverebbe durare tre anni. Durante la sua permanenza e nell'imediato ritorno, la Nasa ha osservato un divario notevole con i parametri del gemello. La situazione è andata poi via via normalizzandosi, anche se sono stati necessari due anni. Oggi il fratello spaziale è tornato quasi identico a quello terrestre. Quasi, perché accanto al 93% dei geni tornato alle condizioni di partenza, resta un 7% che conserva cambiamenti a lungo termine. Si tratta di geni (che la Nasa haribattezzato “geni spaziali”) collegati a sistema immunitario, riparazione del Dna, formazione delle ossa, livelli di ossigeno nell'organismo e di anidride carbonica nel sangue.

Verso i lunghi viaggi spaziali

I risultati dello studio, svelati dalla Nasa nel corso del convegno sullo Human Research Program organizzato in Texas, a Galveston, arrivano a un anno dai dati preliminari. Secondo l'agenzia spaziale statunitense, aprono la strada alla genomica dei viaggi spaziali e saranno di grande aiuto in vista delle future missioni umane verso il pianeta rosso. Alcuni parametri erano tornati identici a quelli del gemello terrestre dopo pochi giorni. Ma alcuni dimostrano effetti di lungo periodo. Per esempio le estremità dei cromosomi (telomeri), noti per essere associati alla longevità, si erano allungati nello spazio e si sono ri-accorciate dopo 48 ore sulla Terra. In generale, l'esperimento ha anche dimostrato che i lunghi voli spaziali sono associati a stress da privazione di ossigeno, aumento delle infiammazioni e drastici cambiamenti nei livelli dei nutrienti, con conseguenze sull'attivazione dei geni.

Nessun commento:

Posta un commento