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martedì 17 ottobre 2017

Il fondo per la Difesa europea preoccupa l'AIAD.

Si susseguono le audizioni in Parlamento  sul programma europeo per la Difesa.
Sull'argomento presso la Commissione Difesa della Camera  è stata audita l’Aiad, l’associazione delle imprese italiane dell’aerospazio, difesa e sicurezzaproprio in merito alla recente decisione con cui a giugno Bruxelles ha istituito un veicolo finanziabile con i soldi dei contribuenti per aumentare il livello di protezione dell’Ue.
Il meccanismo del Fondo prevede una dotazione complessiva pari a 500 milioni di euro per il 2019 e il 2020 e di 1 miliardo all’anno per gli anni a seguire
Al riguardo il presidente di Aiad, Guido Crosetto (ex sottosegretario alla Difesa nel governo Berlusconi IV) ha espresso il timore per “una razionalizzazione dell’industria europea, perché significa sostanzialmente ridurre il numero di prodotti e conseguentemente di produttori, e, se non governata in modo forte da un sistema Paese determinato, rischia di fare della nostra industria di settore il vaso di coccio”.
In tal modo potrebbero essere tagliate fuori dal mercato le imprese italiane che si ritroverebbero scavalcate da quelle molto più grandi di Francia e Germania che investono 10 o 20 volte in più di noi in ricerca e sviluppo.



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