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giovedì 30 marzo 2017

La NATO investe sull'informatica e sul controllo dei cieli?

E' un momento difficile per la NATO alla ricerca di una più precisa identità in acque agitate condizionate da non buoni rapporti tra USA ed Unione Europea.
Cià nonostante la NATO  prevede di spendere 3 miliardi di euro per aggiornare i satelliti e la sua tecnologia informatica nei prossimi tre anni, per fronteggiare le nuove minacce.
Da quanto si apprende i nuovi investimenti sono finalizzati a scoraggiare sia gli hacker sia a prevenire possibili minacce tra cui i missili iraniani, e sottolineano la crescente importanza data dalla Nato alla prevenzione di nuovi conflitti sia tramite la gestione delle reti informatiche sia tramite il controllo dei cieli.
Nello specifico 1,7 miliardi saranno investiti nel campo delle comunicazioni satellitari per meglio coordinare e controllare le truppe di supporto e le navi schierate dell'alleanza, oltre a favorire l'uso dei droni, i velivoli senza pilota e controllo remoto.
Ma chi pagherà? Per il momento non è stato specificato se i Paesi nato dovranno finanziare il nuovo satellite per le comunicazioni militari o se la spesa graverà sugli Usa.




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