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venerdì 31 ottobre 2014

Exomars: non sono sufficienti i finanziamenti già erogati


Grande attesa vi è per il progetto Exomars dell'ESA che si articola in due missioni : la prima nel 2016 e la seconda nel 2018.
L'Italia vi gioca un ruolo di primo piano, contribuendo al 33%.
Rilevante è il suo contributo tecnologico in quanto molti strumenti della missione sono frutto della ricerca italiana. In particolare il modulo di discesa che per primo toccherà il suolo marziano nella missione del 2016 sta nascendo negli stabilimenti di Torino della Thales Alenia Space.
Tutto dunque in regola ad eccezione del piccolo particolare che Exomars al momento è a corto di soldi.Infatti quasi 200 milioni di euro mancano all'appello ed il loro reperimento dovrà essere uno degli obiettivi  della prossima conferenza ministeriale dell'ESA convocata per il 2 dicembre a Lussemburgo.
Non è il solo caso per l'Italia. . Vi è anche quello ben noto del deficit di finanziamenti al programma Cosmo-Skymed di seconda generazione.
Insomma la coperta è corta!






























 

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