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martedì 10 settembre 2013

I satelliti spia italiani


La costellazione di satelliti per il telerilevamento Cosmo-Skymed ci viene invidiata da tutto il mondo.
Molteplici sono le sue applicazioni militari e civili, ivi comprese quelle connesse ai rilevamenti archeologici, almeno stando alle notizie martellanti che ci arrivano tutti i giorni dai media.
A questa complessa macchina che ad oggi sarebbe costata già qualcosa in più di un miliardo di dollari tuttavia  dall'immaginario collettivo  viene associata indissolubilmente ai satelliti spia che fanno tanto rumore in questi giorni in coincidenza dell'intervento USA contro il Governo siriano.
A comprova di ciò una recente inchiesta di un settimanale italiano poneva in evidenza addirittura che il finanziamento dei satelliti spia Cosmo-Skymed sarebbe stato frammentato tra Difesa con 229 milioni di euro e Ministero con circa 500 messi a disposizione dal MIUR il ministero vigilante dell'agenzia spaziale italiana, mentre il rimanente 300 milioni di euro sarebbe a carico del Ministero per lo sviluppo.
E così tornerebbe la cifra di un miliardo di euro.
Perché ritorniamo su questo argomento?
Non certo per spirito pacifista , ma per ricordare come stanno le cose che, si spera, siano note al Ministro Carrozza che si sta prodigando per una rivalutazione della ricerca scientifica con molta probabilità in zona Cesarini, dal momento che il Governo sembra essere pronto a precipitare in un burrone.













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